Regia: Tim Burton
Uscito nel 1996 ottenendo uno scarso successo commerciale, Mars Attacks! (senza dimenticarsi il punto esclamativo!) altro non è che il settimo film di uno dei registi più folli e geniali del XX secolo: Tim “Mani di forbice” Burton.
La pellicola è una nerissima commedia fantascientifica che prende di mira i classici film di fantascienza di serie B anni 50 come Cittadino Dello Spazio, La Terra Contro i Dischi Volanti e, soprattutto, Incontri Ravvicinati del Quarto Dito, in voga nei Drive In di quegli anni come il cacio sui maccheroni di quel topastro di merda di Speedy Gonzales.
Peculiarità del film è il nutrito cast di grandissimi nomi del cinema americano in ruoli cardine o in piccoli cameo: Nicholson, Close, De Vito, Jessica Parker, Brosnan, Portman, J. Fox, Bening, Short, Black e il corpo e le corde vocali di Tom Jones.
Il plot riprende la classica invasione aliena ai danni, principalmente, dei beneamati Stati Uniti da parte di un vasto gruppo di verdastri marziani dal cranio e dai bulbi oculari giganteschi, i quali fingono inizialmente di essere scesi sulla Terra per “Venire in pace” ma che, in breve tempo, inizieranno a fare piazza pulita delle principali città statunitensi: Washington D.C., New York, Las Vegas e Altrove, nel Kansas (e chi non ha riconosciuto la citazione a Leone il cane fifone è un figlio di💥….e lo squalo esplode in mille pezzi).
Durante 48 ore de fuego, tantissimi dei nostri amati protagonisti verranno [SPOILER] trucidati orribilmente [FINE SPOILER], finché un giovane ragazzo di campagna non scoprirà il tallone d’Achille degli invasori, l’arma più potente che il nostro pianeta dispone: il genere country!
Eh!? Ebbene si, infatti con una canzone del vecchio Slim Whitman (che andava di moda quando da noi c’era Giolitti) sparata a stecca in tutte le emittenti radio del mondo, la Terra riuscirà a vincere questo arduo braccio di ferro col pianeta rosso, lasciandosi però alle spalle una fumante montagna di scheletri polverizzati.
Non sarà un capolavoro, non sarà il suo miglior film, non sarà un film che passerà negli annali del cinema….Ma quanto cazzo è fiero Mars Attacks!? (E perdonate la parola “fiero”).
Senza prendersi mai sul serio, Burton mette alla berlina vizi e manie dell’America di fine millennio mostrando gli umani in maniera più aliena degli alieni stessi.
Questo potrebbe pensare un critico cinematografico a cui è piaciuto Mars Attacks!, ma io che sono cresciuto con questo film non posso altro che dire "Ma quanto è bella la scena degli alieni che distruggono il Taj Mahal? Ma quanto è bella la scena dell’astronave che tira la palla da bowling contro le teste delle Isole di Pasqua? Ma quanto è bella la scena degli alieni che si eccitano guardando la coppia fare sesso nel caravan?"
Oltre all’ottima regia, il film regala anche una magistrale e duplice interpretazione del leone delle colline californiane Jack “il mio attore preferito in assoluto, non ci sono cazzi” Nicholson, il quale interpreta un giganteggiante Presidente degli Stati Uniti (ed il suo ultimo monologo è da standing ovation) e un eccentrico proprietario di un albergo in quel di Las Vegas.
Bravi anche Brosnan, De Vito (in una particina più corta della sua statura) e Martin Short. Sprecata Green Close.
Effetti speciali leggendari della Industrial Light & Magic.
Uno dei grandi classici delle domeniche pomeriggio di Italia 1 insieme a film del calibro di Space Jam e Tremors.
PROBABILMENTE IL FILM PIÙ SOTTOVALUTATO DEL REGISTA DI BURBANK, È INVECE UNA RIUSCITISSIMA PARODIA DEL GENERE SCI-FI ANNI 50.
CONSIGLIATO A CHI VUOLE VEDERE 100 MINUTI DI CAZZEGGIO ALLO STATO PURO.
Giudizio complessivo: 9
Enjoy and It’s not unusual,
Trailer
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