Regia: Alessandro Genovesi
Partendo da un canovaccio più volte utilizzato in classici della commedia come Indovina Chi Viene A Cena? e Il Vizietto, Genovesi realizza la sua ultima fatica dopo divertenti commedie di successo come Ma Che Bella Sorpresa e Il Peggior Natale Della Mia Vita.
La storia racconta le vicissitudini di Antonio e Paolo, due giovani attori omosessuali italiani trapiantati a Berlino, i quali si pongono, dopo mesi e mesi di vita comune, l’immane dubbio: come rivelare di essere gay ai propri genitori?
Da questa pregunta si evolverà tutta la sceneggiatura del film tra equivoci, ritorni di fiamma e uomini en travesti.
Pur non essendo il massimo dell’originalità, il plot si regge in piedi grazie ai dialoghi surreali dei protagonisti (soprattutto quelli tra Abbrescia e la Del Bufalo) che ricordano molto quello svampito humour inglese degli anni 90.
La poca fantasia della trama viene salvata dal gruppo di attori protagonisti, che sembrano divertirsi un mondo: dal sempre magistrale (e stronzissimo) Diego Abatantuono, alla moglie Monica Guerritore con un personaggio dai nobiliari modi, alla coppia Cristiano Caccamo – Salvatore “Genny” Esposito, che funzionano abbastanza bene come coppia gay fino a Dino Abbrescia, vera chicca (e non checca, attenzione!) comica del film grazie ad un personaggio kafkiano e freudiano allo tempo stesso, il quale non può restare in solitudine perché sennò tenterà sicuramente il suicidio e che ha il bizzarro vizio (o sfizio) di travestirsi da donna, generando così la sequenza più esilarante dell’intero film.
Abbiamo poi Diana Del Bufalo in un ruolo piuttosto inutile ma perfetto per lei, il sempre simpatico Antonio Catania nel ruolo di un prete dai buoni consigli ed Enzo Miccio nella parte di se stesso (e in un film su di un matrimonio omosex Enzo Miccio ci sta come Cicciolina in un documentario sulle tribù del Congo).
PUR AVENDO NUMEROSE FORZATURE (soprattutto con il musicarello finale, divertente ma senza senso) E POCA ORIGINALITÀ, LA PELLICOLA SCORRE VERAMENTE CON PIACERE E I 90 MINUTI DI DURATA SEMBRANO 10, GRAZIE A DUE OTTIMI CARATTERISTI COME ABATANTUONO E ABBRRESCIA.
Giudizio complessivo: 6.5
Buona visione,
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