Regia: Bradley raymond
Bello Il Gobbo di Notre Dame vero? Perche non farne un seguito!
Questo è stato forse il ragionamento fatto dalla Disney per riuscire a guadagnare ancora da un film già di successo ma autonclusivo che non aveva alcun bisogno di ulteriori approfondimenti o spin off di sorta.
La storia è quella di un circo itinerante capeggiato da Sarousch, un cattivone narcisita e ladro, interessanto a La Fidèle, una campana all'interno del Duomo di Notre Dame interamente coperta di diamanti e gioielli. Per riuscire nel suo diabolico piano si farà aiutare da Madellaine, la giovane assistente bella e spensierata costretta però da Sarousch a commettere crimini.
Già da qua si inizia a sentire la puzza di fallimento. Ad esempio, la campana di diamante dov'è stata per tutto questo tempo? Nel primo film non viene nemmeno menzionata e non viene nemmeno vista, nonostante le campane suonate da Quasimodo siano visibili nel primo capitolo in ben più di un occasione.
Il secondo enorme problema è lo stile grafico. Il fatto che il film sia uscito direttamente per il mercato home video già fa intuire che la qualità grafica non sia come l'originale, sapere poi che il prodotto è stato curato dalla sezione Giapponese della Walt Disney non migliora certo le cose. Non fraintendete, io adoro l'animazione giapponese, ma non quella della Disney, che ha realizzato solo seguiti direct-to-video di bassissima fattura come Pochaontas 2 o Red & Toby 2.
Disegni grezzi, privi di ombre e dettagli, sceneggiatura banale e insulsa sono salvati unicamente dal comparto sonoro che regala un paio di canzoni tutto sommato orecchiabili e abbastanza interessanti, anche se di certo non bastano per redimere un film così peccaminoso.
Altro punto di forza del film è la durata: poco più di un'ora e basta. La brevità ci verrà in contro e la conclusione del film si avvicinerà sempre di più, considerato poi che i primi quaranta minuti sono solo di introduzione e la parte interessante del film viene lasciata negli ultimi minuti.
Non resta molto altro da dire purtroppo, un prodotto pensato esclusivamente per un publico di bambini che non si pone domande, sconsigliata la visione a chiunque non sia un fan sfegatato del Gobbo più famoso del cinema.
Buona Visione,
Stefano Gandelli