Cinque fratelli in costante lotta tra loro si ritrovano a dover fare i conti con i propri difetti per assicurarsi una fetta dell'eredità dello zio defunto, ci riusciranno?
Don’t Open Till Christmas, ovvero 1001 modi per far fuori Babbo Natale.
In una Londra prenatalizia, un serial killer nascosto da una maschera molto fanciullesca uccide senza pietà tutti coloro travestiti da Babbo Natale nei modi più disparati: evirandoli, sparandogli in bocca, accoltellandoli, dandogli fuoco, prendendoli a bottigliate in testa…
15 anni dopo l’uscita dell’ultimo film della saga di Tomb Raider con protagonista Angelina Jolie, ecco che in questo 2018, la Warner Bros ha deciso di regalarci una versione tutta nuova della celebre eroina dei suoi famosissimi videogiochi.
È chiaro che da Kevin Smith ci si può attendere di tutto e solitamente quel “di tutto” era (fino ad oggi) sintomo di qualcosa di interessante, come abbiamo potuto notare in lavori molto validi del calibro di Clerks, Dogma e Red State per esempio.
A volte è proprio nei cortometraggi che il talento di un giovane filmaker viene a galla e questo potrebbe essere il caso. Vincitore del Webby Award 2017, è un piccolo horror che racchiude molte sorprese.
Partendo da un canovaccio più volte utilizzato in classici della commedia come Indovina Chi Viene A Cena? e Il Vizietto, Genovesi realizza la sua ultima fatica dopo divertenti commedie di successo come Ma Che Bella Sorpresa e Il Peggior Natale Della Mia Vita.
Dopo circa tre anni di distanza dal secondo capitolo, quest’anno Thomas e i suoi compagni, fanno ritorno al cinema con l’ultimo film della trilogia di Maze Runner, ovvero Maze Runner: La Rivelazione.
Impossibile resistere a Fanny... Così eccitante, splendida, elegante e di un altro uomo. Basterà uno sguardo e Haggard verrà divorato dal morbo dell'amore.
Ma quelle ore rubate e quella passione travolgente saranno destinate a svanire perché la vita di Fanny non durerà a lungo.
Anno 2011. Una serie di terremoti e maremoti provoca quattro esplosioni nella centrale atomica di Fukushima, causando una massiva fuga di radiazioni e lasciando una cicatrice indelebile nel cuore del Giappone.
Su gentile richiesta del proprietario del sito (il quale mi dovrà pagare fior fior di quattrini se vorrà ancora avere in futuro recensioni di tali monnezze), ecco l’analisi critica di un’opera dall’alto livello psicologico, misteriosamente dimenticata nel tempo: Quant’è Bella La Bernarda, Tutta Nera, Tutta Calda (conosciuta anche come Quant’è Bella La Bernarda, Chi La Tocca… Chi La Guarda; ma conosciuta anche con il terzo titolo Il Sessorcista, per via della presenza nel film di una specie di Max Von Sydow di Macerata).
Bruce Willis abbandona definitivamente il mondo degli operatori Vodafone, fuggendo dall’Italia e tornando sul grande schermo dopo parecchio tempo con Il Giustiziere Della Notte, ultimo film del regista di The Green Inferno, Eli Roth.
Nelle profondità marine, vermi corrodono idrato di metano, mettendo in seria difficoltà navi petroliere, meduse e granchi impazziscono, abbandonano l'habitat naturale per invadere prepotentemente gli spazi umani e balene attaccano barche uccidendo uomini...
Per molti la rovina del cinema, per altri il messia, la rivoluzione dello streaming legale...amore e odio per questa piattaforma, che ogni anno che passa cerca sempre più di "sostituirsi" al grande schermo. Si è potuto notare con il non troppo acclamato "The Cloverfield Paradox", uscito direttamente nel piccolo schermo di tutti gli abbonati Netflix, preferendo quest'ultimo alla classica uscita nei cinema italici.
Dopo le indecenti Notti Del Terrore realizzate da quel mefistofelico di Andrea Bianchi, rialziamo un po’ (anche se non sembrerebbe proprio il film) il sottogenere zombie grazie a Marino Girolami, prolifico regista romano di squallide pellicole di serie B e regista del meraviglioso capolavoro poliziottesco Italia a Mano Armata, che con questo film rende omaggio non solo alle creature di George A. Romero ma anche al genere italico nato alla fine degli anni 70 sull’onda di tutto quel “cinema violenza” americano: il cannibal movie.
Dopo la tanto amata saga di Hunger Games, il regista Francis Lawrence torna a far coppia con Jennifer Lawrence nel suo Red Sparrow, film di spionaggio che vede protagonista Dominika Egorova, ex ballerina russa che dopo un incidente che le mette fine alla carriera, viene arruolata con un ricatto alle scuole statali per Sparrow, che trasformano giovani uomini e donne in pericolosi assassini, che utilizzano il loro corpo come esca per il nemico.
Discreto (anzi facciamo sufficiente) horror uscito da non molto qui in Italia, piuttosto sconosciuto e snobbato, ma che infondo non è poi così pessimo come altre nefandezze che si sono viste di recente.
Bello Il Gobbo di Notre Dame vero? Perche non farne un seguito!
Questo è stato forse il ragionamento fatto dalla Disney per riuscire a guadagnare ancora da un film già di successo ma autonclusivo che non aveva alcun bisogno di ulteriori approfondimenti o spin off di sorta.
Febbricitante con 39 di temperatura corporea e sempre 6 cm di pisello, mi accingo a parlare almeno di un capolavoro dell’horror nostrano, il perfetto seguito di Zombi di George A. Romero, il film che ha cambiato le sorti del cinema di paura europeo e che….momento, momento, momento, non è la recensione di Zombi 2 di Fulci?
Louise vorrebbe dire ad Adele tutta la verità, anche se si sono appena conosciute. Anche se Adele le sembra una donna così fragile, tormentata com'è dall'insonnia e dalla solitudine. Louise vorrebbe dirle che quella sera, al bar, quando è entrato quell'uomo, lei ha provato qualcosa che, nella sua vita di madre single, non provava da tempo.
E' il film di merda del momento, salito alla ribalta grazie all'omaggio che James Franco ne ha fatto con il suo The Disaster Artist, candidato all'Oscar come miglior sceneggiatura non originale.
Discreto horror britannico che, come nel caso di Black Mountain Side (giuro che è stato un caso averli visti uno dopo l’altro), fa leva su un’ottima ambientazione, condita da alcuni scorci paesaggistici decisamente interessanti e degni di nota, ma che con alcuni accorgimenti avrebbe potuto avere ben altro risultato (in positivo si intende).
Parole che prendono vita, emozioni che entrano nella pelle, i vostri cuori batteranno all'unisono con quello di Marco e terrete il respiro nei momenti di silenzio, un silenzio che riuscirete a toccare grazie alla strabiliante capacità dell'autore di snocciolare situazioni rendendo palpabili le descrizioni.
Pur non essendo un grande fan di Gabriele Muccino (oggettivamente, un signor regista), mi sono lasciato convincere dalla storia presentata rapidamente dal trailer ma soprattutto dal personaggio del momento, Pierfrancesco Favino, grandissimo attore finalmente apparso sulle sfavillanti luci della ribalta grazie al successo ottenuto con il Sanremo di Claudio Ramsete Baglioni.
Discreto film canadese indipendente che non credo abbia avuto una distribuzione così ampia, ma che qualche buono spunto riesce a dispensarlo, pur non risultando in fin dei conti sto gran capolavoro da consegnare agli annali del cinema horror.