Regia: Troy Nixey
La storia del film si sviluppa in maniera prevedibile soprattutto perché canonica oramai per il genere horror ma, data la presenza di Guillermo Del Toro come produttore e sceneggiatore, il film riesce comunque a colpire ogni tanto grazie a qualche spiraglio di creatività che non guasta mai in un horror e che lo rendono vagamente originale.
A stupirmi maggiormente, però, è la fotografia che, con dei colori surreali e particolarmente suggestivi, cerca in tutti i modi di creare una atmosfera inquietante che, tuttavia, non riesce mai a consolidarsi, a causa di una sceneggiatura poco incisiva e una mancanza di una giusta dose di ambiziosità che avrebbe potuto trasformare questo discreto e piacevole horror, in un film decisamente più bello e meno facilmente dimenticabile.
Peccato perché di elementi interessanti ce ne sono molti ma tutti miscelati in modo troppo confusionario e sviluppati in maniera superficiale, per questo lo spettatore trova molta difficoltà nel notarli e, quindi, apprezzarli adeguatamente.
Nonostante i vari problemi, l'ho trovato molto piacevole da guardare e ho apprezzato molto lo spirito con il quale il film è stato realizzato.
Da ogni inquadratura e sequenza, dirette da Troy Nixey che si destreggia sorprendentemente e con maestria dietro la camera da presa, traspare una genuina voglia di realizzare qualcosa di nuovo e interessante.
Giudizio complessivo: 6
Buona visione,
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