The Man In The High Castle
AUTORE: Frank Spotnitz
STAGIONI: 2/2
PERIODO: 2015-in corso
EPISODI: 20 da circa 50 minuti
TEMPO TOTALE DI VISIONE: 16 ore circa
Divorzio all'Italiana
Regia: Pietro Germi
Marcello Mastroianni è uno dei pilastri del cinema nostrano e questo Divorzio all'Italiana ha di certo contribuito a diffondere nel mondo il nostro personale modo di concepire la settima arte.
Il Maestro e Margherita
AUtore: Michail Bulgakov
Azzardo!
Azzardo una recensione di questo libro. Chissà se ci riuscirò perché lui é... così pazzesco!
Justice League
Regia: Zack Snyder
RECENSIONE 1
Finalmente!
Ogni volta che esce un Blockbuster importante, questa parola viene da me ripetuta in modo spontaneo, quasi involontario. Questo perché il mondo dei Blockbuster è un mondo fatto di grandi attese, dalle quali derivano poi, aspettative e speranze non indifferenti. Perciò è anche un mondo fatto di sorprese ma, purtroppo il più delle volte, di delusioni.
Studio 54
Regia: Mark Christopher
L’epoca d’oro della Disco Music, signori! Anni di spensieratezza, di grande musica e di fiumi di stupefacenti a go go: questo sconosciuto Studio 54, visto su Sky Cinema Cult (l’avrò visto solo io, il regista e il montatore ma etichettato come Cult…ok) per via del mio amore nei confronti di questo genere musicale ormai morto e decomposto (ma, da buon fedele, spero in una resurrezione), mostra l’ascesa e il declino di uno dei templi più sacri di questo periodo: la discoteca Studio 54 di New York.
Star Wars Episodio VIII: Gli Ultimi Jedi
Regia: Rian Johnson
Dopo tanta, tantissima attesa, è finalmente approdato nei cinema italiani, Star Wars Episodio VIII: Gli Ultimi Jedi, nuovo capitolo di una delle saghe fantascientifiche più amate di sempre.
Alice Nel Paese Delle Meraviglie [1951]
Regia: Vari
Classico Disney numero 13, è uno tra i lavori più conosciuti della casa cinematografica statunitense, uno di quelli che è riuscito a farsi apprezzare solo dopo diverso tempo dalla data di uscita
Occhi Senza Volto
Regia: Georges Franju
Nel 1983 un biondo vestito da punk e con le labbra sempre digrignate che di nome fa Billy Idol cantava “Eyes Without a Face“. Quel brano aveva qualcosa che mi ipnotizzava e trovavo quel titolo e quel coro che in sottofondo intonava “Les yeux sans visage” poetico e originale.
Giovani Si Diventa
Regia: Noah Baumback
Giovani Si Diventa, uscito nel 2014, è uno degli ultimi esperimenti di Noah Baumback, regista che ho conosciuto e apprezzato moltissimo grazie a "Il Calamaro E La Balena", film che ho visto poco tempo fa e che mi ha colpito parecchio.
Assassinio Sull’Orient Express
Regia: Kenneth Branagh
Confesso di non aver mai visto l’adattamento del ’74, ma ho goduto di quello con David Suchet (perciò accontentatevi dei paragoni su quest’ultimo) ed il suo Poirot mi è piaciuto da morire, così come anche quello interpretato da Kenneth Branagh, che non è presente solamente in veste di protagonista, ma anche in quelle di regista in questo nuovo Assassinio Sull’Orient Express.
I Carnivori Venuti Dalla Savana
Regia: Jeff Lieberman
Dopo La Notte Della Lunga Paura, proseguiamo sul filo del B movie (o meglio, del Beast movie) con questa opera di metà Anni 70 intitolata I Carnivori Venuti Dalla Savana, Squirm nella versione originale (con la m finale e non con la t, brutti zozzi maliziosi).
Insurgent
Autore: Veronica Roth
Prezzo: 15 euro.
TRAMA
Una scelta può cambiare il destino di una persona... o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con l'orrore per quello che è stata costretta a fare.
Madre!
Regia: Darren Aronofsky
Ok adesso ne ho la certezza, al Festival di Venezia non capiscono un cazz.
Ma come diavolo è possibile fischiare un film del genere??? Ora capisco se parliamo di persone cinematograficamente non esattamente ferrate che magari sentendo il nome “Aronofsky” pensano ad un mediocre e sconosciuto cabarettista di origini sovietiche, ma qui parliamo di gente che almeno sulla carta dovrebbe avere un minimo di competenza in materia.
The Truman Show
Regia: Peter Weir
I reality show sono una
realtà che, anno dopo anno, è riuscita ad affermarsi e ad entrare nella cultura
Pop, specialmente nel fronte USA dove sono particolarmente seguiti.
Passengers
Regia: Morten Tyldum
Recensione 1
Finalmente ho visto Passengers, era da davvero un sacco di tempo che volevo vederlo ma, viste le recensioni negative dei critici, ho sempre rimandato.
L'idea che c'è dietro non è niente male, fare un film romantico a sfondo fantascientifico, molto interessante ma anche molto rischioso, perché fare un film del genere vuol dire anche soddisfare due tipi di pubblico: gli amanti della fantascienza e gli amanti del romanticismo su schermo.
Detroit
Regia: Kathryn Bigelow
Eccolo qua, un altro film che mi tocca tener d’occhio per la prossima edizione degli Oscar.
Cult of Chucky
Regia: Don Mancini
Ennesimo capitolo della saga legata alla celeberrima bambola ideata e portata sugli schermi a fine anni ’80 da quel Tom Holland, da poco citato nella recensione del suo Thinner. E qui la domanda sorge spontanea, ne sentivamo il bisogno?
Amici Miei
Regia: Mario Monicelli
C'era una volta un tempo in cui se dicevi "Commedia all'Italiana" la gente non pensava ai cinepanettoni ma a film di qualità , come questo.
Il Vizietto
Regia: Édouard Molinaro
Ispirandosi ad una storica pièce de théâtre di Palais-Royal (belin mi sento Macron), Édouard Molinaro e Francis Veber (colonna portante della comédie française) realizzano una satira di costume che irride su di un tema molto delicato sia per l’epoca che per i giorni nostri: l’omosessualità .
Guerra e Pace
Regia: Lev Tolstoj
Un libro immenso, un affresco della società russa del 1800, composta da ricchi conti, principi, generali e dalla povera gente che lavora per loro la terra.
1000 Recensioni!!!!!
Con grande piacere, ci teniamo ad annunciare che, con quella di ieri, abbiamo raggiunto il traguardo delle 1000 recensioni pubblicate!
Grazie ancora a tutti voi che collaborate, continuate così e spargete la voce, perché Recensissimo ha voglia di crescere sempre di più, e questo è possibile solo grazie a voi!
Enjoy, e state collegati!
Cube
Regia: Vincenzo Natali
Diversi anni prima (7 per la precisione) che tutti noi potessimo apprezzare il primo Saw, l’italo-canadese Vincenzo Natali esordiva sulla scena cinematografica con il suo Cube, opera interessante (almeno nelle intenzioni) che in un certo senso ha influenzato, non so quanto volontariamente, un film che, volenti e nolenti, è diventato uno dei cult moderni capaci di battere probabilmente il record di sequel mai girati.
The Place
Regia: Paolo Genovese
Dopo il grandissimo ed inaspettato successo di "Perfetti Sconosciuti", Paolo Genovese torna al cinema con questo "The Place".
Life Is Love
Autore: Claire Contreras
Il clichè della ragazza che si innamora del migliore amico di suo fratello, ma che, vuoi per il “patto” tra amici per cui la sorellina non si tocca, vuoi perchè il suddetto ragazzo non vuole accettare di essere attratto dalla ragazza in questione, non viene calcolata di striscio per anni, sarà pure un clichè, ma per me funziona ancora.
The Amazing Bulk
Regia: Lewis Schonenbrun
Perché sto sprecando la mia vita? Mi chiedo.
Avrei potuto usare un ora e un quarto della mia esistenza per fare qualcos'altro...che ne so, studiare, farmi una passeggiata al parco, tentare il suicidio...e invece no.
Ho dovuto guardarmi "Lo Strabiliante Bulk". Evvai.
L'Occhio del Male
Regia: Tom Holland
Dopo l'enorme polemica sull'angolo roture della Lidl, torniamo a parlare di zingari in questo film tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King.
Begotten
Regia: E. Elias Merhige
Come molti altri amanti di cinema, lo statunitense Elias Merhige, all’inizio degli Anni 90, si è cimentato nel campo della settima arte non dirigendo un horror come i colleghi Jackson e Raimi, non dirigendo un gangster movie come Tarantino o un porno come Fausto Brizz… ehm pardon una commedia, ma bensì realizzando Begotten, un film (se così si può definire) completamente amatoriale che non ha un inizio, uno svolgimento e una fine (cioè, c’è li ha, ma per capirli o si è pazienti dell’istituto per malati mentali di Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo o si ha lo stesso pusher di Charlie Sheen).
The Axe Murders Of Villisca
Regia: Tony E. Valenzuela
Era tanto che non vedevo un horror davvero brutto, tanto rispetto agli standard si intende e naturalmente era troppo bello per essere vero, così non solo ho visto un brutto film, ma uno decisamente orribile.
Sharknado 5
Regia: Anthony C. Ferrante
Dopo aver visto, rivisto, commentato i vari Sharknado, Sharknado 2, Sharknado 3 e Sharknado 4, l’attesa per il quinto capitolo era un qualcosa di difficilmente quantificabile, roba che IT e Saw 8 levatevi proprio.
Il Migliore Amico Di Mio Fratello
Autore: Luana Papa
GENERE: Romantico, young adult, narrativa contemporanea
PREZZO: 15€, Prezzo nella media adeguato al contenuto.
TRAMA
Colazione da Tiffany
Regia: Blake Edwards
Chi non conosce Colazione da Tiffany, almeno per sentito dire?
Il volto di Audrey Hepburn nell'iconica posa della locandina chiunque lo ha visto, in un bar, su una maglietta o stampato su qualche cartolina.
Tutti Gli Uomini Del Deficiente
Regia: Paolo Costella
Ecco qui, signori lettori, l’esordio al cinema delle mitica Gialappa’s Band che, su richiesta dei fan di Mai Dire Gol, realizza questa stranissima opera che unisce cinema, tv e radio.
Auguri Per La Tua Morte
Regia: Christopher Landon
Oh, ci sarà mica scappato il filmone questa volta?
Forse mi rendo conto di esagerare un po’ ma, considerate le aspettative non esattamente elevatissime, sono rimasto assolutamente sorpreso (in senso positivo chiaramente) da questo “Happy Death Day” o “Auguri Per La Tua Morte” se preferite”.
Better Watch Out
Regia: Chris Peckover
Il Natale è ormai alle porte (più o meno), e tra regali, cenoni con i parenti e pupazzi di neve, arriveranno anche, come da tradizione, i film natalizi.
Conspirators of Pleasure
Recensione 1
Prendete Amélie Poulain e coloro che la circondano e scaraventateli, senza preavviso, in una pellicola di Buñuel o in un quadro di Dalì.
Saw: Legacy
Regia: Michael e Peter Spierig
Premessa: io mi considero un grandissimo fan della saga, per cui potete immaginare l’attesa per quest’ennesimo capitolo del carrozzone Saw. Capitolo che, come già mi era capitato più volte di sottolineare, mi lasciava anche piuttosto dubbioso dato che mi ero mostrato più che favorevole alla chiusura della baracca col film precedente.
Geostorm
Regia: Dean Devlin
Dopo un bel periodo di astinenza, ecco il grande ritorno dei disaster-movie (l’ultimo sarà stato San Andreas). Geostorm è un film, per l’appunto catastrofico, con protagonista Gerard Butler (che ultimamente non ne sta azzeccando uno, ma devo dire che finora questo è il meno peggio).
Power Rangers
Regia: Dean Israelite
I Power Rangers, personaggi che hanno giocato un ruolo importante nella mia infanzia, tornano sul grande schermo in una nuova, moderna e costosa, addirittura 100 mln di budget, versione che li trasforma in un vero e proprio blockbuster hollywoodiano.
Fritz Il Gatto
Regia: Ralph Bakshi
Vi siete mai chiesti, gentili lettori, quale sia stato il primo film d’animazione vietato ai minori (immagino di no).
Thor: Ragnarok
Regia: Taika Waititi
Non mi era mai capitato di giudicare non proprio eccezionalmente un film della Marvel (essendone fan), ma per questa volta ho deciso di fare un’eccezione, perché questo Thor: Ragnarok, non è che mi abbia fatto particolarmente impazzire.
Partiamo prima dalla robba positiva. Taika Waititi, persona che non è propriamente estranea alla Marvel (come per Lanterna Verde), è il nuovo regista di questo terzo capitolo della saga e, devo dire, che mi aspettavo molto di peggio, perché in fin dei conti la regia di costui non è affatto malaccio; le scene d’azione sono dirette molto bene, la storia, seppur semplice, soddisfa ed è pure carina, ma non aggiunge assolutamente niente al Marvel Cinematic Universe, gli interpreti se la sono cavata abbastanza bene, compreso Chris Hemsworth che veste ancora una volta i panni dello “Zio del Tuono” e che mi è sembrato molto in parte, considerato che è da almeno sei/sette anni che interpreta il personaggio.
Ritroviamo anche Anthony Hopkins ad interpretare Odino (sprecatissimo questa volta, ma il fatto è che Hopkins starebbe bene anche nel film più becero del mondo, perciò ci accontentiamo), il nostro amatissimo ed affezionatissimo Loki (o Tom Hiddleston) ed Idris Elba che è per la terza volta Heimdall; passiamo poi alle due new entry della pellicola, ovvero Jeff Goldblum che interpreta il Gran Maestro, personaggio sopra le righe, ma che devo dire funzionante…
...ed Hela, la Dea della Morte nonché villain, interpretata da Cate Blanchett, personaggio che mi è piaciuto abbastanza (ci sono cattivi peggiori, dai).
I vari effetti visivi che, all’infuori della CGI di Hulk che non mi fa particolarmente impazzire, sono spettacolari a dir poco e super colorati (e qui c’è l’influenza dei Guardiani Della Galassia che, per quanto sia figa, va un po' a stonare con quello che fino ad adesso è stato l’animo di Thor).
Ma la vera pecca di questa pellicola, è la troppa comicità contenuta al suo interno; capisco che è un film della Marvel, ma qui hanno un pelino esagerato. Nonostante ciò però, è un film che si lascia guardare tranquillamente, il cui unico scopo, a differenza di tutti gli altri film di questo universo condiviso, è quello di intrattenere lo spettatore senza particolari pretese.
Giudizio complessivo: 7
Buona Visione,
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