Regia: Noah Baumback
Giovani Si Diventa, uscito nel 2014, è uno degli ultimi esperimenti di Noah Baumback, regista che ho conosciuto e apprezzato moltissimo grazie a "Il Calamaro E La Balena", film che ho visto poco tempo fa e che mi ha colpito parecchio.
Titolo meno enigmatico ma storia più complessa sotto alcuni aspetti, soprattutto da quello narrativo: un film che si sviluppa in modo molto particolare, un film che cambia spesso faccia, approccio e punto di vista, rivelando, non alla fine ma nel corso di esso, vari significati e diversi contesti.
Titolo meno enigmatico ma storia più complessa sotto alcuni aspetti, soprattutto da quello narrativo: un film che si sviluppa in modo molto particolare, un film che cambia spesso faccia, approccio e punto di vista, rivelando, non alla fine ma nel corso di esso, vari significati e diversi contesti.
Questo è sia il lato negativo che quello positivo di questa pellicola perché se da un lato riesce a trattare vari temi dando poi diverse "morali" e, come ho detto prima, significati, dall'altro in vari momenti sembra che il film si stia perdendo o che stia divagando in altri discorsi disconnessi tra di loro. Il punto è che in alcuni casi questa graduale trasformazione è ben gestita e quindi comprensibile, nonché per quanto mi riguarda apprezzabile, mentre in altri sembra proprio che il regista non si riesca a decidere su che cosa concentrarsi del tutto, cambiando argomento in modo troppo drastico.
Questo crea nello spettatori dei momenti nei quali ci si chiede dove il film voglia andare a parare e che cosa veramente voglia dire.
Perciò questo "lato" del film non mi ha soddisfatto adeguatamente, mentre per altri aspetti mi ha proprio appagato e appassionato.
Una regia comunque molto curata, che offre una notevole quantità di inquadrature delicate, profonde e molto significative, in alcuni casi proprio metaforiche (come l'ultima) e delle sequenze emozionanti.
Inoltre Baumback dirige in maniera sublime tutti e quattro gli attori protagonisti che hanno saputo confermare la loro bravura a partire da un Adam Driver, che ha già incontrato Noah in "Frances Ha" nel 2012, ancora lontano dal successivo successo riscontrato con "Star Wars - Episodio VII" e proseguendo con un bravissimo Ben Stiller, qui alla sua seconda collaborazione con il regista dopo "Lo Stavagante Mondo di Greenberg", a cui si aggiungerà quest'anno "The Meyerowitz Stories" nel quale troviamo al suo fianco anche Dustin Hoffman e Adam Sendler. Ottime anche le interpreti femminili ovvero la giovane e talentuosa Amanda Seyfried e la sublime Naomi Watts.
Ultima nota per la splendida sceneggiatura che tra ironia, dramma, problemi generazionali, arte, documentari trova spazio anche per dei dialoghi alle volte quasi indimenticabili e tutto questo in una durata piuttosto contenuta.
Giudizio complessivo: 7,5
Buona visione,
Trailer