Regia: Kenneth Branagh
Confesso di non aver mai visto l’adattamento del ’74, ma ho goduto di quello con David Suchet (perciò accontentatevi dei paragoni su quest’ultimo) ed il suo Poirot mi è piaciuto da morire, così come anche quello interpretato da Kenneth Branagh, che non è presente solamente in veste di protagonista, ma anche in quelle di regista in questo nuovo Assassinio Sull’Orient Express.
Il suo investigatore è pressoché uguale a quello di Suchet; lo vediamo allegro e spensierato, ma allo stesso tempo molto stanco di ricoprire quello che è il suo ruolo.
La storia ormai la conosciamo tutti, perciò saprete già quale sia la soluzione finale, ma Branagh con la sua regia quasi teatrale in un certo senso, i dubbi su chi sia il colpevole, ce li fa venire lo stesso. Le atmosfere da giallo classico (e grazie, è Agata Christie), si sentono tutte alla perfezione e le ambientazioni sono spettacolari e molto suggestive, addobbate con una fotografia che è una vera gioia per gli occhi. I numerosissimi sospettati, penso non abbiano bisogno di presentazioni, anche se avrei preferito un approfondimento leggermente migliore, di ciascuno di loro, ma sti cazzi, li ho adorati tutti comunque.
Nonostante il ritmo sia un po' lento, soprattutto nella parte centrale relativa agli interrogatori, non annoia nemmeno per un secondo, tenendoti col fiato sospeso fino alla fine (tutta la parte riguardante la soluzione finale è bellissima e la musica che l’accompagna è fantastica).
In conclusione, si è rivelato essere un film all’altezza delle mie aspettative; perciò, non ci resta che aspettare l’eventuale seguito “Assassinio Sul Nilo”, ma nel frattempo consiglio Assassinio Sull’Orient Express a tutti gli amanti del giallo tradizionale, ma soprattutto di Hercule Poirot, ma soprattutto ancora, di Agata Christie.
Giudizio complessivo: 8+
Buona visione,
Trailer