Regia: William F. Claxton
I B movies “Natura Vs. Uomo” hanno fatto faville nei Drive In nella decade degli Anni 70, fino ad arrivare al momento in cui gli sceneggiatori si sono guardati negli occhi e non hanno più saputo cosa tirare fuori dal cilindro delle idee riguardo al tema “Ora che animale facciamo incazzare?”.
Infatti, oltre alle classiche bestie come Orsi o Tigri, possiamo trovare Eco-horror con protagonisti d’eccezione: da vermi carnivori a giganteschi granchi, da api killer e castori (Zombeaveeers) fino ad arrivare a rane con il desiderio di conquistare il mondo, senza dimenticarci di invasioni di zecche o di ferocissime lumache assassine….quanti tra di voi, signori lettori, credono (come il sottoscritto) che tutto lo stipendio degli sceneggiatori veniva sperperato in pesantissime droghe deliranti?
Comunque ciancio alle bande e parliamo di uno dei film più particolari e bizzarri del filone “Natural horror”, che ha per protagonisti gli animali più cattivi e spietati di questa terra: i CONIGLI!
I CONIGLI ?!?! Ebbene si, i conigli, o lepri, o paffuti roditori con le orecchie e i dentoni sempre in overdose di carote.
Ma come possono i cugini di Bugs Bunny essere i villain di un film horror vi starete chiedendo, vero? Semplice: una piccola cittadina dell’Arizona è invasa da questi abominevoli animali, che altro non fanno che mangiare gli orti di qualche zoticone locale. Ma l’uomo di campagna, non mandando giù questo affronto, decide di fare un esperimento genetico così da sterminare questa paffuta invasione, ma ovviamente le cose non andranno per il verso giusto e la cittadina sarà costretta ad affrontare una mandria di conigli dalle dimensioni di una mucca, i quali (inspiegabilmente) hanno mandato a fanculo l’ortolano con le sue carote (un certo Nicola Travaglia….se non riconoscete il film uscite immediatamente da questa recensione, grazie comunque per la visita) e sono divenuti (anche questo inspiegabilmente) gli amanti N°1 della carne umana.
Gli effetti speciali, seppur realizzati veramente con poco (pur essendo un prodotto della MGM), rendono bene l’atmosfera B movie Anni 70: i conigli giganti non sono altro che i conigli normali messi su di un plastico o messi in primo piano, mentre nelle scene di aggressione agli umani si può notare un costumone peloso stile Gabibbo con all’interno qualche tecnico sudato marcio.
Nota di merito ai corpi martoriati delle vittime, cosparsi da un efficacissimo sangue finto dalla testa ai piedi.
Il problema, però, è che dopo la prima mezz’oretta di film lo svolgimento si appesantisce e diventa ripetitivo; fortunatamente si ritorna al ritmo iniziale grazie alla scena dell’assedio dei conigli nelle case e al riuscitissimo finale, nel quale assistiamo alla decimazione dei roditori tramite una trappola con l’elettroshock, che causerà la frittura di tutti (o forse no…) gli animali e farà perdere qualche diottria allo spettatore per via dei continui flash messi sulla pellicola per rappresentare la sensazione di “Caz*o, qui sta succedendo un patatrac!”.
In Italia venne distribuito V.M. 18 e si trova miracolosamente in DVD.
UNA PELLICOLA CONSIGLIATA SOLO AGLI AMANTI DEL VECCHIO CINEMA (soprattutto del genere Western) CHE ALTERNA MOMENTI DI PURA E GENIALE FOLLIA AMATORIALE (rigorosamente Anni 70) A MOMENTI PURTROPPO NOIOSI E RIPETITIVI.
Bene, la recensione è finita, io sono solo in casa e mi chiedo chi stia facendo questo rumore di rosicchiare la carote in cucina….
Giudizio complessivo: 6
Buona visione,Nicolò Benincà
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