Regia: Gualtiero Jacopetti, Paolo Cavara, Franco Prosperi
Carissimissimi lettori, vi ricordate di quando ho parlato di Franco Prosperi, il regista di quella cagatina di Wild Beasts?
Sue spalle (o ascelle….. AHAHAHA simpatica battuta fresca spumeggiante, ma vabbè andiamo avanti) di lavoro furono il giornalista Gualtiero Jacopetti e il regista/sceneggiatore Paolo Cavara.
La pellicola è il capostipite dei Mondo Movie, sottogenere che mischia in maniera cinica i documentari con l’exploitation (ovvero film basati su sesso e violenza, come il capolavoro nautico “Siluri Neri Per Bianchi Sederi” o il natalizio “Com’è Duro Il Tuo Torrone”, oppure il dolorosissimo “Pensavo Fosse Amore, Invece Era Un Paletto”).
Ma basta con ste cazzate (se vi interessa, comunque, vi consiglio qualche sito per vederli 😉) e parliamo del film. Raccontandoci ciò a cui stiamo assistendo, una voce narrante ci illustra vari usi e costumi stravaganti (se non addirittura scioccanti) dei vari continenti (principalmente quelli più sottosviluppati come l’Asia o l’Africa).
Ovviamente il film alterna sequenze più o meno riuscite ad alcune veramente estreme e forti (soprattutto per essere un film del ’62) e ASSOLUTAMENTE VERE.
Non manca un certo cinismo e una buona dose di humour nero che si fanno parecchio evidenti sui temi più difficili da affrontare, come il sesso o la morte.
Tra le 30/40 scene proposte da Jacopetti & Prosperi, spiccano sicuramente le seguenti: in un cimitero degli USA i padroni di alcuni cani deceduti si disperano durante i funerali di quest’ultimi mentre, nella sequenza successiva, a Taipei, cani simili a quelli visti precedentemente vengono bolliti e mangiati dai sorridenti clienti di un ristorante (una delle cose più ciniche che ho visto in vita mia….però oh son le culture dei paesi, se uno odia o ama mangiare la merda son cazzi suoi (ogni riferimento a Gianni Morandi è puramente casuale); in un’isoletta africana un gruppo di pescatori, molti dei quali mutilati tempo prima da un branco di squali, si vendicano catturando un enorme squalo bianco e facendogli ingoiare degli appuntiti ricci di mare così da farlo soffocare (sicuramente la sequenza che colpisce di più); a Singapore viene mostrata la “Casa Della Morte”, un grande palazzo dove gli anziani in punto di morte vengono rinchiusi (una specie di casa di riposo gestita dalla famiglia di Non Aprite Quella Porta) mentre i parenti di questi festeggiano per la vicina eredità (e sono sempre vecchietti di Singapore, mica di Cairo Montenotte….Cairo Montenotte ovviamente è messa così per dire, sarebbe potuta essere qualsiasi altra cittadina italiana come Domodossola, Ventimiglia, Palau….ma vabbè chissenefrega andiamo avanti); durante la festa più importante dell’anno, in un paesino di qualche stato terribilmente sottosviluppato vengono decapitati i tori con una gigantesca lama davanti agli occhi degli eccitati spettatori (tra cui l’eccitatissimo proprietario di una macelleria)….
Ad accompagnare le immagini (assolutamente affascinanti) vi è la melodiosa musica del leggendario Riz Ortolani, in futuro autore della colonna sonora di Cannibal Holocaust.
Il film ebbe un successo mondiale e durante il ventennio ‘60/’70 tantissimi furono i film/documentario girati (il migliore, secondo me, è Nudo E Crudele, che è anche uno degli ultimi).
Alcuni affermano che il Mondo Movie sia nato già a fine Anni 50 con il reportage erotico Europa Di Notte, ma è con Mondo Cane che nasce la vera natura e ferocia di questo semisconosciuto genere.
Uscirono anche due sequel: Mondo Cane 2 e Mondo Cane 2000.
UN CINICO MA VERITIERO AFFRESCO DELLA SOCIETÀ ODIERNA (vabbè è di 50 anni fa, ma tranne gli smartphone e i selfie stick ben poco è cambiato) CHE MOSTRA COME LE VERE BESTIE NON SONO GLI ANIMALI, MA GLI ESSERI UMANI (porca puttana che frase!).
SCONSIGLIATO AGLI STOMACI DEBOLI, CONSIGLIATO AGLI AMANTI DEL VECCHIO CINISMO ALL’ITALIANA E DEI DOCUMENTARI.
Giudizio complessivo: 8
Buona visione,
Film Completo