Regia: Joachim Rønning, Espen Sandberg
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER
Dopo un quarto capitolo alquanto disastroso, la saga dei Pirati più amati del cinema torna con un quinto episodio che cerca (riuscendoci) di fare un passo indietro e far tornare il franchise sulla retta via, facendo così ritornare lo spirito e l'atmosfera che avevano reso celebri i Pirati dei Caraibi.
Siamo di fronte ad un film che si avvicina molto di più al Fantasy e anche all'horror, rispetto alla semplice azione o all'avventura, che comunque è presente anche qui. E per fortuna si è ridotta leggermente la componente comica dal taglio fortemente infantile, resa così dall'impronta lasciata dalla Disney, che invece aveva caratterizzato Oltre I Confini Del Mare. Qui invece le gag e i tempi comici funzionano e non poco.
Finalmente poi si ritrova un villan degno di essere
chiamato come tale, in questo caso soprattutto esteticamente, che si avvicina
all'indimenticabile David Jones (a parer mio uno dei migliori cattivi che il
cinema abbia conosciuto) ma purtroppo non lo pareggia sul piano della
caratterizzazione interna del personaggio perché, se David Jones era un villan
dalle numerosissime sfaccettature, questo Salazar è un po' il solito cattivone
che cerca vendetta e nulla di più. Ma, ripeto, visivamente è estremamente
curato tanto da risultare veramente inquietante e minaccioso.
Il punto un po' dolente della pellicola è che, cercando di tornare ai fasti di un tempo, esagera e, soprattutto per quanto riguarda la sceneggiatura, va a finire che risulti quasi un mascherato remake del primo capitolo con poche aggiunte veramente originali e innovative.
E queste aggiunte risultano vagamente trash, come ad esempio gli squali morti, Jack Sparrow su di un zattera trainata da uno di essi, oppure l'accento a Galileo Galilei, ma ce ne sono altre.
Oltre ai personaggi storici, quali Jack Sparrow, interpretato nuovamente da un Johnny Depp che ormai lo interpreta in maniera talmente naturale che ogni tanto si scorda in altre pellicole di stare facendo altri personaggi; Barbossa, ovvero Geoffrey Rush, che qui si rivela un personaggio più profondo di quanto si potesse pensare; si possono apprezzare due new entry: Carina Smith (Kaya Scodelario) e Henry Turner (Brenton Thwaites) che danno alla saga una piccola spruzzata di novità.
Gli effetti speciali sono davvero ben fatti, soprattutto quelli dedicati al viso di Salazar, e rendono il tutto molto affascinante e credibile.
Un altro aspetto che ha sempre delineato e contraddistinto la saga è la colonna sonora entrata immediatamente nell'immaginario collettivo e che riesce sempre a rendere il film emozionante e avvincente, e in questo capitolo è stata affidata a Geoff Zanelli (Secret Window) che, oltre a utilizzare l'iconico Jingle, aggiunge nuovi brani davvero notevoli.
Le scenografie e la messa in scena sono incredibili, soprattutto grazie ai loro colori e all'aiuto sostanziale della CGI.
Detto ciò vi consiglio questo discreto quinto capitolo ingiustamente criticato, che riesce nel suo intento, divertire ed intrattenere senza prendersi troppo sul serio, e che, probabilmente, porterà in futuro altri capitoli per questa saga che può ancora essere sfruttata con tante altre storie (sequel, prequel oppure spin-off, anche senza Sparrow).
Giudizio complessivo: 6.5
Buona visione,
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