Brain Damage - La Maledizione Di Elmer (1988)




Regia: Frank Henenlotter


''You are the The Pefect Drug, the Perfect Drug, The Perfect Drug''... così cantava e canta tutt'ora Trent Reznor dei Nine Inch Nails... e beh in un certo qual senso Elmer (il curioso vermicello lobotomizzatore, protagonista indiscusso di questo gustosissimo gioiellino splatter anni '80) potrebbe quasi essere considerato laddroga perfetta, se non fosse solo per quel piccolo istinto mangia cervelli che si ritrova e che lo costringe ad impossessarsi delle sue innocenti vittime, trasformandole in feroci procacciatori di materia celebrale, al fine di saziare il suo vorace appetito.




Detto questo, applausi per Frank Henenlotter che, dopo l'altra piccola perla Basket Case di qualche anno prima (con annessa autocitazione in questa pellicola, manco fosse Quentin Tarantino 😃), e prima di quel Bad Biology di cui ho parlato non troppo tempo fa, ci ha regalato un altro filmaccio di grande spessore, con alcune scene davvero insuperabili. Su tutte per esempio, non si può scordare quella del tentato sesso orale finita non esattamente benissimo, della quale non posso proprio esimermi, a mio rischio e pericolo 😃, dal postarne almeno un piccolo segmento, perchè a mio avviso questa resta una delle migliori sequenze del cinema sporco che piace a me e, con buona pace di tutti, non ci sono vagine dentate che tengano (prima o poi prometto di scrivere anche qualcosa sulla quella mezza ciofeca di "Denti"), perchè Elmer, come dimostra qui, le batte tutte a mani basse.



Le caratteristiche tipiche dei film di Henenlotter ovviamente qui non mancano, a partire da effettacci grezzi, ma dannatamente gradevoli, realizzati con il solito scarso budget che, se fosse mai stato meno modesto, mi chiedo cosa avrebbe mai potuto consentire di girare ad uno dei miei registi di genere preferiti.

Le ambientazioni volutamente sporche, unite ad un'atmosfera scura riescono ad immedesimare ancor di più lo spettatore nella storia, all'interno della quale non mancano chiari riferimenti alla dipendenza e battutacce sagaci, spesso con riferimenti politically uncorrect (e beh d'altronde che cazz vi aspettavate?).

Ovviamente la recitazione non ha consentito a nessuno di candidarsi all'Oscar (e non credo che nessuno farà mai ricorso per ciò), così come la sceneggiatura ogni tanto traballa come Gazza Gascoigne nei suoi momenti peggiori ma, come dico spesso quando ci si approccia a questi b-movies splatterosi ed arroganti, non sono questi gli elementi da valutare nel momento in cui si formula il giudizio finale.


Pertanto alla fine, per me è un SI' bello grosso (diciamo grosso come Elmer 😃).

L'unico rammarico, che non mi stancherò mai di rimarcare ogni qualvolta che parlo di lui, e che va oltre al film in questione, è la scarsa produttività di un regista (Frank Henenlotter per l'appunto) che ha dimostrato di esser a suo modo geniale, ma che fino al 2008 (con l'incredibile e spassoso Bad Biology, che consiglio di recuperare) non si è più rivisto, fatta eccezione per il buon Frankenhooker e i due sequel poco riusciti del suddetto Basket Case.


Giudizio complessivo: 8.2
Enjoy,


Luca Rait




Trailer


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