Regia: Jason Eisener
Treevenge si apre con immagini di abeti natalizi nella natura, accompagnate dalla fantastica musica di Riz Ortolani usata per Cannibal Holocaust, una melodia dolce che trasmette quiete e serenità, per poi interrompersi bruscamente con inquadrature in primo piano su boscaioli bifolchi che, grugnendo e urlando, abbattono violentemente, e quasi con piacere, abeti destinati alle case per gli addobbi di Natale.
Il punto è che questi abeti sono senzienti e una volta estirpati dal loro habitat, umiliati, venduti e finiti sotto masse di soffocanti pacchi natalizi nei salotti della cittadina, decidono che non hanno più nessuna intenzione di subire ulteriori soprusi umani; inizierà così la loro vendetta sanguinosa, politically scorrect e davvero mega trash, una vera Treevenge.
Diverse le citazioni ai vecchi film horror italiani, per esempio la scena della scheggia nell’occhio da Zombi 2 di Fulci qua la ritroviamo in versione natalizia (epic!).
Il corto è diretto da Jason Eisener, forse più conosciuto per Hobo With A Shotgun (capolavoro) e se un po' conoscete il regista, allora saprete più o meno cosa aspettarvi, tributi a film exploitation anni 70-80, scene violente ma divertenti, trash a non finire, citazioni a vecchi film horror splatter italiani, personaggi assurdi e una post-produzione molto accurata e mirata.
Treevenge mi esalta perché è quello che vorrei vedere nella vita reale: la natura che finalmente si vendica degli infiniti abusi subiti da parte dell’uomo bifolco ed ignorante; un tema che risulta molto delicato e tuttora attuale, raccontato da Jason in modo estremamente caricaturale e personale oserei dire.
Personalmente stimo molto questo regista giovane e creativo, credo che sia riuscito a creare un proprio stile davvero unico, exploitation degli anni 2000, inconfondibile.
Non avete notato un po' di Jason Eisener nel trailer di Death Note? NO? male :) perché Jason è 2nd unit director della produzione Netflix più attesa e contestata dell’anno!
Sono di parte, amo questo regista e i suoi lavori, vi consiglio di fare un po' di ricerche a riguardo se non lo conoscete e se vi piace un po' il genere exploitation.
I personaggi, le immagini, la post-produzione, i suoni, le musiche…tutto mi piace di questo cortometraggio, non manca nulla.
Beh, dal vincitore del Grindhouse contest di Rodriguez e Tarantino cosa ci si poteva aspettare?
Sono curioso di sapere cosa ne pensate, se siete in disaccordo oppure la pensate come me!
Comunque per quanto mi riguarda:
Giudizio complessivo: 10