Autore: Vince Gilligan
Premessa: se siete di quelli che ci vanno sotto facile con le serie tv, evitate accuratamente Breaking Bad, perché una volta visti i primi minuti sarete costretti a passare notti insonni e a vedere tutti gli episodi uno di fila all’altro, facendovi di metanfetamina come se non ci fosse un domani.
Perché Breaking Bad non è una serie tv, è La Serie Tv, probabilmente il meglio che sia stato prodotto recentemente, quasi avvicinabile a quel capolavoro di Twin Peaks (Lynch non si offenda, sto dicendo la verità).
Tra l'altro, la prima stagione è pure quella forse meno riuscita (pensate un po’ le altre), ma, a partire dall’inizio della seconda, la serie prende decisamente il volo, per cui una volta arrivati qui non c'è più scampo!
I personaggi sono perfetti e sono uno dei valori aggiunti. Impossibile non affezionarsi ad alcuni di essi e odiarne altrettanti.
W.White, perfettamente interpretato da Bryan Cranston, è chiaramente l'MVP indiscusso della partita (la sua trasformazione da semplice prof. impaurito all’incredibile Heisemberg è da manuale e raggiunge l’apice negli ultimi episodi); alcune sue espressioni sono a dir poco memorabili e il suo carisma è inarrivabile.
Jesse (Aaron Paul) è perfetto per il ruolo che gli è stato ritagliato (probabilmente nella vita reale non è l’uomo più sobrio del pianeta e ciò lo aiuta ad interpretare il personaggio), il suo sfogo dopo il pestaggio subito da Hank è memorabile, così come alcune reazioni "collaterali", a cui ci abituerà durante tutte le stagioni.
Gus/Giancarlo Esposito è impeccabile (si gioca la palma di MVP fino all'ultimo) ed è impossibile non fare il tifo per lui, almeno per buona parte della serie, Mike è un super idolo, Saul è un fottuto genio (tanto che si è dovuto creare una sorta di spin off chiamata Better Call Saul, che consiglio, per approfondire ulteriormente il personaggio), mentre la moglie Skyler risulta insopportabile, anche se però sta bene nella parte e la sua crescente complicità nei loschi affari di Walt le fa guadagnare qualche punto; tutti i restanti componenti del cast poi (comparse comprese) stanno incredibilmente al loro posto come se ci fossero sempre state.
I finali di stagione poi sono vette assolute della televisione; si veda per esempio la seconda ed in particolare la terza, a dir poco clamorosa, con la crescita del personaggio di Gus (formidabile) e gli incredibili eventi che si susseguono a ritmo quasi frenetico.
Ma se il finale della terza lo avevo definito clamoroso, quello della quarta stagione è qualcosa di veramente oltre...l'ultima inquadratura di Gus (da vedere e rivedere almeno 30 volte) resterà impressa per lustri, così come il “povero” vecchio Salamanca che continuerà a fare capolino nei vostri sogni con quel dito minaccioso e con il provvidenziale campanello.
La quinta ed ultima stagione chiude perfettamente il cerchio; il finale è giusto e carico di tensione emotiva, alcuni episodi sono da brivido (Riserva Indiana e Rapina Al Treno su tutti) e le espressioni di W.W. a partire dalla puntata 5.6 sono pazzesche…mette paura solo a guardarlo.
Unico piccolo appunto riguarda il destino che viene scelto per alcuni personaggi (in particolare la decisione di lasciare in vita o far morire Gus, Mike, Jesse e Skyler per esempio), ma questi sono solo dettagli, la serie è grandiosa e chi non ha ancora provveduto a vederla rimedi immediatamente.
92 minuti di applausi.. e forse non bastano.
Giudizio complessivo: 10
Enjoy,
Luca Rait
Trailer
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