Regia: Nelson McCormick
Che La Fine Abbia Inizio, un slasher senza infamia e senza gloria, remake di quel Non Entrate In Quella Casa di cui abbiamo parlato poco tempo fa.
Non spicca particolarmente tra tutti i film del genere e messo a confronto con le grandi pietre miliari come Scream o Venerdì 13 fa quasi ridere, ma se visto senza grandi aspettative riesce a far passare una bella serata e forse a lasciare in testa, anche qualche bella emozione. Il film è stato girato nel 2008 però sprizza da tutti i porri quell'aria frizzantina degli anni 80 che, a noi amanti degli horror old school piace tanto. Troviamo tutti gli usi e costumi di quell’epoca, dalla buona musica ai festini dei collegiali, dove, come in ogni S. movie che si rispetti, verranno brutalmente trucidati dall'assassino di turno.
La trama appare molto semplice: Richard Fenton insegnante, viene rinchiuso in un manicomio dopo aver ucciso la famiglia di Donna, una sua studentessa di cui si era follemente invaghito. Qualche anno dopo riesce ad evadere deciso a rintracciare la ragazza per seguire le sue manie sessuali. Donna, invece è pronta a festeggiare il ballo di fine anno, tappa importante per tutti gli adolescenti americani che prelude all’entrata al college. Fenton sfrutterà questa occasione per riavvicinarsi a Donna, la sua ossessione. Sarà disposto a tutto, anche ad uccidere!
I personaggi sono tutti un po’ stereotipati, come in ogni film che parla di festini americani troviamo: il rugbista, lo sfigatello, la ragazza gnocca popolare ma nemica della protagonista e… non serve citarne altri, sicuramente avete capito. Forse il personaggio che risente più di questo cliché è il detective. Per i suoi movimenti e le sue azioni (e quindi dell’interpretazione che ne sta a monte) lo vedrei più in un episodio di C.S.I.
Il personaggio che, al contrario, viene recitato in maniera ottima, è l’assassino. Johnathon Schaech (attore e regista di origini italiane) ci regala una grande interpretazione, la sua espressione facciale e il suo sguardo sono veramente intensi e mettono parecchia soggezione.
Il killer al contrario di qualsiasi villain dei film slasher non indossa una maschera (come dimenticare quella da Hockey di Jason?!), ma solamente un impermeabile alla Watch Dogs. Anche le sue uccisioni sono diverse dalla norma, molto simili a quelle di un altro videogioco, Hitman. Il regista inoltre ci lascia solo intendere quello che sta avvenendo sullo schermo, come per esempio ci fa capire dal movimento che il killer sta sferrando una coltellata ma, non ci fa vedere effettivamente la lama che intacca la pelle. Anche l’uso del sangue è moderato.
I jumpscare: qui c’è qualcosa da ridire. Alcuni vengono utilizzati nel momento giusto portandoti ad un vero e proprio balzo dalla sedia (cito quello dello specchio, appare in una situazione completamente tranquilla ed è proprio per quello che ottiene l’effetto desiderato), altri invece vengono inseriti in contesti dove tu già ti immagini che ce ne sarà uno, quindi in un certo modo parti prevenuto, oppure sono messi così tanto per dire allo spettatore "Ehi, nel caso non lo avessi notato stai guardando un horror", andando poi a perdere totalmente il loro effetto e risultando così sprecati.
Piccolo spoiler
Del finale non ho niente di particolare da dire: lieto fine e tutti a casa.
Fine spoiler
Fine spoiler
Sicuramente non considerò Che La Fine Abbia Inizio un film da buttare, riesce tutto sommato anche ad emergere dalla moltitudine di Slasher prodotti.
Giudizio complessivo: 7