Regia: James Cameron
Siamo nel 1996, un cacciatore di tesori è alla ricerca del relitto del Titanic per cercare Il Cuore dell’Oceano, un fanvoloso diamante affondato con la nave quasi un secolo prima. Dopo aver recuperato quindi la cassaforte giusta dal fondale marino la apre e suo malgrado scopre che del diamante non c’è traccia, trovando solo un ritratto di donna che aveva al collo proprio quel fantastico gioiello.
In poco tempo riescono a risalire alla donna del dipinto, una certa Rose DeWitt Bukater che, dopo aver accettato il loro invito, si reca sulla nave per raccontare a tutti la sua storia e, di conseguenza, anche quella del diamante.
Inizia qua il lungo flashback che ci porterà nel lontano 1912, dove Rose è solo una ragazza di diciassette anni proveniente da una famiglia altolocata e in procinto di iniziare un viaggio sul Titanic, la nave inaffondabile che si prepara a salpare per la prima volta.
A bordo, dopo un tentativo di suicidio dovuto all’infelicità di una vita vuota, conoscerà Jack, un povero ragazzo che ha vinto il biglietto per il Titanic ad una partita di poker. Tra i due ci sarà fin da subito un certo feeling e presto si innamoreranno, nonostante il malcontento della famiglia di lei e, in particolare, del suo fidanzato Caledon. La storia d'amore quindi si svilupperà fino a quella fatidica notte, quella dell’impatto contro l’Iceberg che segnerà la vita di centinaia di persone.
A bordo, dopo un tentativo di suicidio dovuto all’infelicità di una vita vuota, conoscerà Jack, un povero ragazzo che ha vinto il biglietto per il Titanic ad una partita di poker. Tra i due ci sarà fin da subito un certo feeling e presto si innamoreranno, nonostante il malcontento della famiglia di lei e, in particolare, del suo fidanzato Caledon. La storia d'amore quindi si svilupperà fino a quella fatidica notte, quella dell’impatto contro l’Iceberg che segnerà la vita di centinaia di persone.
Parto col dire che, prima di vedere questo film, avevo molti pregiudizi a riguardo ed ero sicuro che non mi sarebbe piaciuto.
Per fortuna mi sbagliavo e mi sono trovato di fronte ad un ottimo Kolossal moderno, film che nonostante inizi ad avere qualche anno sulle spalle non sembra invecchiare poi così tanto male.
Il successo della pellicola la precede e questo è dovuto, in larga misura, all’elevatissimo numero di Oscar vinti (11, alcuni meritati, altri forse un po’ meno) e alla citatissima canzone My Heart Will Go On.
Nonostante questo, il film ha comunque altri motivi per essere famoso, primo tra tutti la sceneggiatura. Cameron sforna un prodotto di oltre tre ore che riesce a non annoiare mai e spesso a tenere anche sulle spine, nonostante fin dall’inizio ci faccia sapere come la storia andrà a finire. Questa è stata una scelta saggia perché ci permette di focalizzarci sulle reazioni e sulle emozioni dei personaggi durante una tragedia, tralasciando gli aspetti strettamente catastrofici (procedimento simile è usato da Von Trier nel suo Melancholia).
Gli effetti speciali non sono male e resistono bene al passare del tempo, non risultando mai troppo finti e riuscendo sempre a darci l’impressione di vedere qualcosa di vero ed autentico. La colonna sonora, come già detto, è ormai famosa e tutti i brani riescono a ricreare l’atmosfera da inizio secolo adatta, unitamente agli splendidi costumi che ricalcano la moda del tempo e fungono da discriminatori tra le varie classi sociali.
Proprio la lotta di classe è una sotto-trama di Titanic, con la prima classe che si salva interamente sulle scialuppe e la terza classe costretta a morire in mezzo alle gelide acque dell’oceano. Un messaggio molto potente, reso ancora più forte dalla veridicità degli eventi, accaduti realmente pochi decenni fa e attuali più che mai.
Gli attori in scena invece sono ottimi e con questo film Di Caprio si afferma come star internazionale, assieme alla collega Kate Winslet, entrambi perfetti nell’interpretazione del proprio ruolo.
Consiglio questo film quindi a tutti gli amanti delle storie d’amore, anche quelle più tragiche e disperate.