Regia: Martin Scorsese
Dopo aver sentito il ruggito del leone della Metro-Goldwyn- Mayer, eccoci catapultati al bordo di un ring.
Un pugile misterioso inizia a riscaldarsi, sembra quasi danzare tra i flash dei fotografi e le ombre della sua anima. È lui, il toro del Bronx, lo scatenato Jake La Motta, il pugile italo americano detentore del titolo mondiale dei pesi medi dal 1949 al 1951.
Ispirato dall’autobiografia scritta dallo stesso La Motta, questa pellicola è ormai universalmente considerata come una delle massime vette del corpus scorsesiano e uno dei film più belli della storia del cinema statunitense.
Gli amori, le paure, l’ascesa e la caduta di un uomo che, dopo aver raggiunto la vetta, si trova ad affrontare il più forte degli avversari, la vita.
Un team di prim’ordine accompagna Scorsese nella creazione di questo straordinario film. Le fattezze di La Motta hanno il volto di un virtuoso Robert De Niro in stato di grazia, il quale ci regala una performance unica che gli valse l’oscar come miglior attore (arrivò ad ingrassare ben 30 kg per interpretare il pugile in pensione). Da non dimenticare poi i vari duetti tra De Niro e Joe Pesci nel ruolo di Joey, il fratello e manager di La Motta, che regalano stupendi momenti d’umanità allo spettatore.
La scelta del bianco e nero e il montaggio di Thelma Schoonmaker, (anche lei premiata agli Oscar), conferiscono al film un’atmosfera unica ma soprattutto molto realistica. Non si erano mai visti incontri di pugilato così crudi, così brutali ma soprattutto così realistici.
Lo stesso Scorsese, per niente appassionato o esperto di boxe, ha dichiarato di essere rimasto molto colpito dalla violenza e la crudezza di questo sport dopo aver assistito ad un incontro al Madison Square Garden e aver visto uno schizzo di sangue raggiungere le prime file del ring.
Se sperate di trovare un film alla Rocky, scordatevelo. Questa è la storia di un’autodistruzione raccontata da un cineasta e uomo che ha vissuto la stessa caduta (fisica e spirituale) del protagonista della vicenda. Un film assolutamente da recuperare, da vedere e rivedere.
Buona visione,
Roberto Zita
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