Regia: Joe Pytka
In un lontano pianeta, Mr. Swackhammer è il proprietario di un parco giochi ormai totalmente in rovina e, l’unico modo per riuscire a risollevare la fama del posto è quello di inserire nuove attrazioni, in particolare l’idea è quella di rapire e schiavizzare i Looney Toones per il bene del parco.
Mr. Swackhammer manda così in missione cinque piccoli e goffi alieni a catturare i cartoni animati, non considerando però la furbizia di Bugs Bunny che riesce a trattare il rapimento con una sfida a basket. Per riuscire a vincere i Looney Toones chiameranno il grande Michael Jordan e, dal canto loro, gli alieni ruberanno il talento ad altrettanti giocatori dell’NBA, così da rendere la vita difficile ai poveri Looney.
In soldoni, questa è la trama, semplice quanto basta e pensata perlopiù per un pubblico giovane. Chi come me è cresciuto infatti con questo film si ricorderà tutte le scene anche a distanza di anni ed è sempre bello rivedere quella fatidica partita tra alieni e cartoni. Il problema più grande nel film è l’uso della computer grafica che risulta a volte obsoleta e davvero bruttina da guardare, anche se considerando l’anno di produzione è un dettaglio sul quale è possibile sorvolare, specialmente perché questa tecnica è presente in poche scene.
Il film è girato in tecnica mista e devo dire che, a differenza della computer grafica, l’interazione tra uomo in carne ed ossa e cartone animato è ben riuscita, riuscendo alla perfezione ad integrare i due mondi.
Il film, come già accennato prima, vede come protagonisti Michael Jordan assieme ai più famosi Looney Toones, inclusi Bugs Bunny, Gatto Silvestro, Titti, Duffy Duck, Taddeo, il Diavolo della Tasmania e tanti altri. Tra le New Entry, oltre ai suddetti alieni e Mr. Swackhammer, abbiamo anche Lola Bunny, la famosa coniglietta che fa perdere la testa fin dal primo istante a Bugs Bunny.
La cosa bella di questo film, così come la maggior parte del cinema per ragazzi, è la volontà di mandare un messaggio sotto alla scorza comica che ci viene presentata. Space Jam infatti è una pellicola basata sull’amicizia, sulla motivazione personale e sul gioco di squadra, riuscendo quindi ad insegnare qualcosa anche ai nostri amici più piccoli.
Insomma, questo Space Jam è forse uno dei film per ragazzi più iconico degli anni Novanta e di sicuro uno di quelli da vedere prima di morire almeno una volta.
Buona Visione,
Stefano Gandelli
Trailer