Regia: Neri Parenti
Paolo Villaggio e Renato Pozzetto sono i protagonisti di questa pellicola a episodi che omaggia la slapstick comedy, ovvero quel genere di comicità
molto fisica (sberle, calci, pugni) che era tipico dei primi anni venti del novecento; non a caso infatti alcune gag sono riprese da corti di Chaplin, Keaton e Stanlio ed Ollio e l’accompagnamento musicale alterna brani anni Ottanta con del ragtime (la classsica musica con il pianoforte nei film di Stanlio e Ollio).
molto fisica (sberle, calci, pugni) che era tipico dei primi anni venti del novecento; non a caso infatti alcune gag sono riprese da corti di Chaplin, Keaton e Stanlio ed Ollio e l’accompagnamento musicale alterna brani anni Ottanta con del ragtime (la classsica musica con il pianoforte nei film di Stanlio e Ollio).
Ogni episodio dura circa una decina di minuti ed è scollegato dagli altri e vedremo quindi i due protagonisti in una moltitudine di ruoli molto diversi tra loro, come ad esempio imbianchini, meccanici, turisti, venditori, becchini e altri ruoli più o meno azzeccati. Personalmente l’episodio degli imbianchini e dei becchini penso siano i più divertenti, al contrario quello della vacanza e dello scambio di persona li ho trovati un po’ troppo scontati e prevedibili.
La già citata slapstick comedy però non è la colonna portante del film, che fa affidamento anche alla classica commedia italiana fatta di malintesi, battute spiritose e un po’ di nudità sparsa qua e la. I personaggi di Pozzetto e Villaggio infatti risultano a volte stereotipati: Villaggio è Fantozzi non di nome ma di fatto, ha lo stesso atteggiamento sottomesso e impacciato e combina sempre guai; Pozzetto invece è più sfacciato, dice quello che pensa e, almeno in questo film, ho avuto l’impressione che fosse lui a dominare la scena e che Villaggio fosse più una spalla che un co-protagonista.
Purtroppo di questo film non resta molto altro da dire, è una commedia leggera ed adatta a tutti, un omaggio alla comicità di altri tempi ben riuscito che diverte ed intrattiene. Consigliato assolutamente agli amanti della commedia italiana e sconsigliato invece a chi cerca una comicità più ricercata e pungente alla Woody Allen.
Giudizio complessivo: 7.5
Buona Visione,
Stefano Gandelli
Trailer