Regia: James L. Brooks
Qualcosa E' Cambiato è forse uno dei migliori film usciti negli anni ’90 e uno dei migliori della carriera di Nicholson: in questo caso infatti l’attore di Easy Rider interpreta Melvin, un malato psichiatrico affetto da disturbo ossessivo-compulsivo, razzista, omofobo, misogino e senza peli sulla lingua per nessuno. Come tutti gli ossessivi ha le sue abitudini edi suoi riti, quindi non calpesta le righe mentre cammina, chiude e riapre la porta tre volte quando entra in casa, mangia sempre allo stesso ristorante, seduto allo stesso tavolo e servito solo da Carol, una cameriera con a carico un figlio malato. La sua routine verrà interrotta quando un giorno Carol sarà costretta ad assentarsi dal lavoro per assistere il figlio e lui non potrà essere servito.
Nello stesso periodo poi il suo vicino omofobo verrà rapinato e picchiato a sangue e Melvin sarà costretto a prendersi cura prima del suo cagnolino e poi, in parte, del vicino stesso, stravolgendo cosi il suo stile di vita.
Il punto di forza del film è l’ironia con cui vengono trattati i vari argomenti. Melvin infatti dirà quello che pensa ad ogni personaggio del film, senza giri di parole e spesso senza nemmeno un briciolo di tatto ma questo cambierà nel momento in cui inizierà a rendersi conto che, alla fine, siamo tutti esseri umani, ognuno con le proprie caratteristiche ma nessuno perfetto, lui in primis. Il film infatti vuole farci riflettere su quale sia davvero la normalità attraverso tre protagonisti avvolti dai problemi di vario tipo: mentale, familiare e sentimentale. Tutti però troveranno la felicità aprendosi con gli altri, esternando i propri problemi e decidendo di avere il coraggio di amare, anche se questo è difficile e richiede sacrificio.
Per quanto riguarda un punto di vista più tecnico, gli attori in scena sono stati davvero grandiosi.
Che Jack Nicholson sia particolarmente portato a fare il matto è risaputo (Shining, Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo, Joker nel Batman di Burton…) ma in questa pellicola riesce forse a creare un matto più realistico, una forma di follia che rispecchi il comportamento reale delle persone ossessive-compulsive.
Hellen Hunt (Carol) è molto brava ad alternare il personaggio calmo e pacato a quello irascibile e permaloso, ondeggiando tra questi due stati d’animo per tutta la durata del film e riuscendo a contrastare e pareggiare il forte carisma di Nicholson.
Greg Kinnear (Simon, il vicino) riesce ad incarnare alla perfezione il pittore frustrato, la vittima a cui il destino ha tolto tutto ma che, nonostante tutto, ha sempre la forza di sorridere.
Cuba Gooding Jr. (Frank, l’agente di Simon), nonostante appaia solo in poche scene, è un personaggio che mi è piaciuto parecchio, sia per il suo modo di fare sia per la forza con cui riesce a domare le frecciatine di Melvin.
La colonna sonora del film poi è davvero ben fatta, unendo brani di musica classica ad alcuni tratti dal pop e dal jazz mentre il doppiaggio italiano è davvero ottimo e all’altezza dell’originale.
Insomma, il film è davvero un piccolo capolavoro della commedia romantica che riesce a divertire, a non essere troppo sdolcinato e soprattutto a non cadere mai nel banale, cosa davvero difficile in questo genere.
Consigliato a tutti, nessuno escluso.
Buona visione,
Stefano Gandelli
Trailer
Il punto di forza del film è l’ironia con cui vengono trattati i vari argomenti. Melvin infatti dirà quello che pensa ad ogni personaggio del film, senza giri di parole e spesso senza nemmeno un briciolo di tatto ma questo cambierà nel momento in cui inizierà a rendersi conto che, alla fine, siamo tutti esseri umani, ognuno con le proprie caratteristiche ma nessuno perfetto, lui in primis. Il film infatti vuole farci riflettere su quale sia davvero la normalità attraverso tre protagonisti avvolti dai problemi di vario tipo: mentale, familiare e sentimentale. Tutti però troveranno la felicità aprendosi con gli altri, esternando i propri problemi e decidendo di avere il coraggio di amare, anche se questo è difficile e richiede sacrificio.
Per quanto riguarda un punto di vista più tecnico, gli attori in scena sono stati davvero grandiosi.
Che Jack Nicholson sia particolarmente portato a fare il matto è risaputo (Shining, Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo, Joker nel Batman di Burton…) ma in questa pellicola riesce forse a creare un matto più realistico, una forma di follia che rispecchi il comportamento reale delle persone ossessive-compulsive.
Hellen Hunt (Carol) è molto brava ad alternare il personaggio calmo e pacato a quello irascibile e permaloso, ondeggiando tra questi due stati d’animo per tutta la durata del film e riuscendo a contrastare e pareggiare il forte carisma di Nicholson.
Greg Kinnear (Simon, il vicino) riesce ad incarnare alla perfezione il pittore frustrato, la vittima a cui il destino ha tolto tutto ma che, nonostante tutto, ha sempre la forza di sorridere.
Cuba Gooding Jr. (Frank, l’agente di Simon), nonostante appaia solo in poche scene, è un personaggio che mi è piaciuto parecchio, sia per il suo modo di fare sia per la forza con cui riesce a domare le frecciatine di Melvin.
La colonna sonora del film poi è davvero ben fatta, unendo brani di musica classica ad alcuni tratti dal pop e dal jazz mentre il doppiaggio italiano è davvero ottimo e all’altezza dell’originale.
Insomma, il film è davvero un piccolo capolavoro della commedia romantica che riesce a divertire, a non essere troppo sdolcinato e soprattutto a non cadere mai nel banale, cosa davvero difficile in questo genere.
Consigliato a tutti, nessuno escluso.
Buona visione,
Stefano Gandelli
Trailer