Regia: Roland Emmerich
Trama iniziale
Dopo una carriera travagliata, Cale è riuscito ad entrare nella scorta del presidente della Camera degli Stati Uniti. Tuttavia la figlia, che vede già poco spesso, non trova in lui una figura di cui andare orgogliosi. Il padre cerca quindi in tutti i modi di farsi promuovere nella scorta presidenziale, dato che la piccola stravede per il nuovo inquilino della Casa Bianca.
Vanno poi insieme nell'edificio più sorvegliato del mondo, prendendo due piccioni con una fava, anzi tre. Dopo aver sostenuto il colloquio per il nuovo posto di lavoro si regalano infatti una visita turistica attraverso le sale che racchiudono secoli di storia nazionale.
Tuttavia, proprio mentre girano per le stanze, un'ordigno esploso al Parlamento lancia il Paese nel caos e fa attivare i protocolli di sicurezza. Contemporaneamente una cellula infiltratasi all'interno della Casa Bianca inizia a fare piazza pulita degli agenti servizi segreti e mette in serio pericolo la vita del Presidente. Toccherà al novizio salvare allo stesso tempo la figlia e l'uomo più influente del mondo..
Recensione no-spoiler
Di attentati e cospirazioni al Presidente degli Stati Uniti nel cinema se ne sono visti a bizzeffe e dei più svariati, tra gli ultimi figura Big Game - Caccia Al Presidente. Si parte dal classico tentativo di omicidio fino al rapimento di un qualche familiare o addirittura dello stesso comandante in capo. Il filo che li lega tutti è la minaccia costante alla sua vita e all'amata patria.
Tra tutte le pellicole di questo genere prediligo Air Force One, vuoi perchè l'ho visto che ero un nanerottolo, vuoi perchè è ambientato tutto sull'aereo presidenziale, vuoi perchè il presidente combatte il prima persone e vuoi soprattutto perchè il cazzuto di turno è niente popo di meno che Harrison Ford. Ma perché tutte queste attenzioni a quello che alla fin fine rimane un politico? Semplice, perché è l'uomo più invidiato del mondo: pensate solo a quanti bambini sognano di rivestire quella carica, anche solo per un momento.
Qui però si sprecano i paragoni con Attacco Al Potere - Olympus Has Fallen. Entrambi usciti nel 2013, questo a pochi mesi di distanza, raccontano praticamente la stessa storia. Vediamo:
- i protagonisti provengono entrambi da storie di fallimento;
- entrambi i presidenti hanno una talpa nella propria scorta;
- entrambe le volte l'esercito fallisce nell'infiltrarsi alla Casa Bianca;
- in entrambi i casi lo speaker della Camera assume il comando delle operazioni (fatto curioso che i vicepresidenti vengano eliminati subito).
A voler essere onesti, devo ammettere però che qui un minimo di sforzo in più c'è stato. Si aggiunge la storia parallela della figlia youtuber, si rende il presidente la risorsa comica del film, si introduce un pizzico di thriller politico in più. Niente di esageratamente sconvolgente, tanto è vero che il voto finale rimane pressoché identico. Si prende quindi meno sul serio rispetto all'altro, spezzando il ritmo qua e là. In quanto a cazzutaggine sarebbero alla pari, non fosse che Channing Tatum sfigura di fronte a un maestro del genere come Gerard Butler.
A dirigere il tutto troviamo Roland Emmerich, anche lui veterano di Hollywood, capace di tirare fuori pellicole indimenticabili come Indipendence Day e The Day After Tomorrow. Ecco, forse da lui mi sarei aspettato qualcosa in più. Le scene di azione, quelle con gli elicotteri soprattutto, devono palesemente ringraziare la computer grafica.
Consigliato ai sognatori che almeno una volta hanno ipotizzato un assalto all'edificio più conosciuto al mondo; sconsigliato a chi cerca un'azione al cardiopalma.
Giudizio complessivo: 6.5
Buona visione e alla prossima,
Bikefriendly
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