Regia: Peter Jackson
Meraviglioso, incommentabile capolavoro del genere.
Chiunque osi proferire, anzi solo accennare, ma che dico anche solo pensare alla parola Splatter, deve necessariamente passare dinanzi a questa pietra miliare, genuflettersi e rendere omaggio a Peter Jackson per aver partorito e mostrato sui grandi schermi tutto questo. Perché questo non è un film splatter, è lo Splatter per eccellenza.
E non lo dico perché rappresenti qualcosa di innovativo, in quanto già da diversi anni si erano visti lauti spargimenti di sangue innocente (lo stesso Jackson ci aveva già provato qualche anno prima con il buon Bad Taste), ma perché qui vengono concentrati in poco più di un’ora e mezza tutti gli elementi che gli appassionati del cinema splatter-demenziale non vedono l’ora di incontrare quando si piazzano davanti allo schermo.
In pratica l’abilità del regista è stata quella di pescare da predecessori più o meno illustri gli ingredienti base, aggiungere dosi rilevanti di comicità ben sopra le righe e condire il tutto con gigalitri di sangue, dando vita così ad alcune delle scene più epiche che mi sia mai capitato di incontrare. Non sto ovviamente a citarle tutte perché bisogna vederlo per apprezzarlo fino in fondo, ma come si fa a non menzionare almeno l’arrivo del prete Ninja di Dio? Cioè solo a ripensarci mi viene ancora il mal di pancia dalle risate. E il massacro di zombies perpetuato grazie al sapiente compagno tagliaerbe? E la gitarella al parco con lo zombie-moccioso? E il pasto con la madre che perde i pezzi e il tizio che mangia? Questi sono tutti momenti che uno non se li scorda più, garantito.
Senza poi contare innumerevoli zombies frullati e fatti a pezzi, teste parlanti, scheletri letteralmente spellati, intestini che se ne vanno a zonzo per i fatti loro e svariate battute che definire idiote è un insulto a chi idiota (in senso buono) lo è davvero, come il sottoscritto e tutti coloro che non possono fare a meno di rimanere senza parole dinanzi a tutto questo.
I personaggi poi sono a dir poco azzeccati e ovviamente stupidissimi, gli effetti invece sono clamorosamente bellissimi, nonostante non siano stati probabilmente investiti su di essi milioni di dollari. E lasciatemelo dire, chissenefrega se la sceneggiatura fa acqua, anzi sangue, da tutte le parti, perché in film come questo se ne può fare tranquillamente a meno. Il finale poi, con quel ''Andiamo a casa? Mi è venuta fame'', chiude perfettamente il cerchio e ti mette in pace con te stesso.
Applausi dunque per Peter Jackson che qui ha sfoderato il suo vero capolavoro, prima di abbandonarsi a quelle cagatine tanto mainstream che lo hanno reso poi famoso alla maggioranza delle persone. Gente come i vari Rodriguez, Noburu Iguchi e Nishimura dovranno ringraziarlo per il resto dei loro giorni… e con loro pure io.
Giudizio complessivo: 10
Buona visione e alla prossima,
Luca Rait
Trailer