Elektra



Regia: Rob Bowman


Trama iniziale

In seguito alle vicende di Daredevil, ritornata dalle oscurità dell'aldilà grazie a un'improbabile abilità del suo maestro, Elektra ora rimugina su quale direzione dare alla sua vita. Giustamente, una con le sue abilità che lavoro può fare? L'eroina? Nah, troppo scontato, meglio vendersi al primo che capita e uccidere per soldi. Assume persino un tale per gestirle il traffico di richieste. Ebbene sì, diventa un'assassina su commissione e si diverte pure a torturare psicologicamente le sue vittime. Non c'è corpo di sicurezza che le riesca a tenere testa, le guardie cadono uno dopo l'altro senza via di scampo.


Intanto un'organizzazione criminale chiamata La Mano, portatrice di interessi maligni da ormai millenni, cerca di appunto 'mettere le mani' sul Tesoro, una ragazza che, orfana di madre fin da piccola, può decidere da sola le sorti della battaglia perenne tra Bene e Male. Ed Elektra vive proprio davanti a questo bivio, in dubbio se scegliere la via della luce o se abbandonarsi definitivamente al lato oscuro.

Le viene tra l'altro affibiato un incarico piuttosto insolito con una cospicua ricompensa in cambio, che prevede di soggiornare in una villa in riva a un lago, in attesa di ulteriori indicazioni sull'obiettivo da eliminare. Sconfortata dal protrarsi di questa situazione di stallo, non riuscendo pienamente a riflettere sulla sua condizione, si concede una serata in compagnia con i suoi vicini di casa, che più volte si sono mostrati interessati e gentili nei suoi confronti.

Così la sera di Natale accetta l'invito di cenare assieme a loro, una ragazzina piuttosto impertinente ma altrettanto sveglia e un padre che non sa che pesci pigliare con la figlia ribelle. E, dopo aver preso confidenza, ecco che arriva la fatidica indicazione che vuole morti i due. Elektra porterà a termine l'incarico? Certo che no. Ma la vera domanda ora è: chi ha orchestrato questo piano per metterla in crisi, ma soprattutto, perché mai quel padre e quella figlia, all'apperenza così innocui, sono un bersaglio tanto importante da scomodarla e da far assoldare altri assassini al suo posto?


Jennifer Garner

Recensione no-spoiler
Ho visto film ben peggiori, proprio senza senso, e l'Asylum ne sa qualcosa.. Qui però è stato fortemente criticata l'infedeltà al personaggio dei fumetti, con sconvolgimenti che hanno fatto drizzare più di un'antenna agli appassionati del genere, tra cui, lo dico sempre, non mi annovero. Quindi da profano non mi è dispiaciuto alla fin fine, gli elementi base per attirare l'attenzione di un cervello liquefatto ci sono tutti.

La trama non brilla per originalità, con la storia della solita profezia che mi ha rotto il cazzo sulla prescelta che stabilisce gli equilibri tra le due forze contrapposte. Quello che però non ho digerito sono i cattivi, presentati con magniloquenza e teatralità per poi essere sconfitti in una mossa spesso banale. Il primo caso si ha col il maciste che svanisce sotto il peso di un tronco d'albero, per non parlare di Tatoo o di Typhoid..
Terence Stamp

Compare anche qui il saggio maestro cieco, pure questo cliché sta iniziando a stufarmi, interpretato però da un cazzuto Terence Stamp. Per il resto rimaniamo nella mediocrità, anche la povera Jennifer Garner si vede che non è del tutto portata per questo ruolo, nonostante la sua presenza risulti più che gradevole. Alla ragazzina, Kristen Prout, riserveri volentieri un trattamento rieducativo, la sua insolenza crea più di un semplice prurito.


Consigliato giusto a chi trova piacevoli scontri fantasiosi tra un'eroina avvenente e figuri dalla dubbia utilità; sconsigliato a chi si approccia al film cercando una fedele rappresentazione del pesonaggio Marvel.



Giudizio complessivo: 5.7

Buona visione e alla prossima,

Bikefriendly




Trailer



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