Regia: David Tennant
Classico home-invasion (grandissima fantasia per la scelta del titolo, complimenti): lineare, senza particolari guizzi e senza le finezze tecniche viste nel suo collega Secuestrados, ma neppure senza troppe nefandezze e di questi tempi già non è poco vista la monnezza che spesso mi tocca colpevolmente sorbirmi.
Natasha Henstridge |
La prima considerazione che vien da fare riguarda l’insopportabilità del bambino che va ad aggiungersi a una lista di personaggi davvero insostenibili che popolano quasi tutti i film visti di recente; probabilmente sono tutte scelte mirate dei registi per costringerti a fare il tifo per i cattivi di turno ed anche in questa circostanza non si fanno eccezioni. Se non fosse per la figura della madre, vera eroina della vicenda, il tragico epilogo sarebbe stato senz’altro l’unico possibile.
Per il resto il film scorre via piuttosto bene, riuscendo a coinvolgere in maniera sufficiente e non creando particolari momenti di noia. Certo gli aggressori appaiono sin da subito discretamente coglioni, non riuscendo dapprima a trovare due persone all’interno di una casa, sì decisamente grande, ma pur sempre una casa e successivamente nei goffi tentativi di portare a termine la missione.
Funziona giusto come semplice intrattenimento, da vedere distrattamente mentre si mangia, dato che oltretutto dura poco e non disturba. Chiaramente però non basta per ottenere una piena sufficienza, in quanto il regista si è limitato a svolgere il compitino, senza manco provare ad aggiungere quel quid in più che avrebbe potuto fargli guadagnare punti.
Il finale piuttosto prevedibile e banalotto non aiuta, mentre invece risulta già più apprezzabile l’idea di non rivelare quale sia l’oggetto del desiderio che ha spinto a tanto. Diciamo pure che, citando una delle vette del genere, siamo lontani anni luce dal Funny Games di Haneke.
Giudizio complessivo: 5.5
Buona visione e alla prossima,
Luca Rait
Trailer