Kristy



Regia: Oliver Blackburn


Buono questo slasher/thriller o comecazzo vogliamo chiamarlo.
Senza dubbio inizia subito forte non c’è che dire, senza fronzoli, a differenza di molti altri che ci mettono una vita a carburare (e poi a volte manco ce la fanno).
Il “Ci vediamo dopo il ringraziamento”, pronunciato dall’amica della protagonista prima di abbandonarla suona tanto di condanna e non è facile immaginare che da lì a poco la faccenda si farà movimentata. La pseudoteppistella piercingata fa un buon ingresso in scena e le facce impaurite di Justine, sia durante il primo incontro che poi anche in seguito per quasi tutto il film, convincono appieno.

I momenti all’interno dei corridoi del campus subito prima che inizi la caccia sono molto validi, inquietanti e ben realizzati. E anche le fasi della caccia stessa sono assai convincenti, non c’è molta tregua (per lei e per chi guarda). Fattore positivo è che non vi sono episodi troppo irreali, tutto sembra svolgersi diciamo “correttamente”…certo qualche piccola forzatura alla fine ci scappa, ma nulla di così terribile.

Il vero punto di forza a mio parere, che rende Kristy un film valido e consigliabile è la coerenza; l’obiettivo dichiarato era solo quello di creare semplice tensione per un’ora e mezza scarsa e il regista c’è riuscito, senza perdersi in nient’altro. Molto apprezzata poi la prestazione recitativa, soprattutto Haley Bennet, come già accennato sopra.

La parte finale della “vendetta” (anche se forse sarebbe più corretto parlare di un autodifesa spintasi un po’ troppo in là) che mi fa un po’ ripensare al genere I Spit On Your Grave piace, così come piace molto anche l’ultima sequenza dopo i titoli di coda.

Chissà, a tal proposito, se sentiremo ancora parlare di Kristy????


Giudizio complessivo: 7
Buona visione e alla prossima,

Luca Rait




Trailer



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