I Spit On Your Grave (2010)



Regia: Steven R. Monroe


Dunque partiamo con una premessa necessaria; questo film è il remake di quel I Spit On Your Grave (a.k.a. Non violentate Jennifer) del 1978 di tale sconosciuto Sig. Meir Zarchi, che io ancora non ho visto, per cui ogni tipo di paragone è improponibile. Detto ciò, valuterò il film come se fosse un pezzo unico, magari tenendomi un filo più basso sulla valutazione, data la sua compromessa originalità.

E non ci sono cazzi, si tratta veramente di un gran film, cattivo e sporco al punto giusto, ma non così disturbante come la critica e l’opinione comune vorrebbe far credere (e se non sbaglio è stato pure piazzato un divieto agli under 18); se uno si scandalizza a vedere questo film (che per carità tanto agevole non è), davanti a robe tipo A Serbian FilmJack Ketchum's The Girl Next Door dovrebbe come minimo cavarsi gli occhi.


La scena della violenza su Jennifer è discreta, ma ripensandoci si poteva anche fare meglio; riesce in ogni caso nel suo intento di far maturare l’odio profondo nei confronti degli aggressori da parte dello spettatore. Ed è qui che entra in gioco la ben più terribile (se rapportato a quanto visto prima) vendetta della meravigliosa Sarah Butler (è ovvio che innamorarsi di lei e sin troppo facile, a patto che la si faccia parlare nella sua lingua, dato che il doppiaggio risulta davvero fastidioso ed insentibile). Chiaro molto spesso le situazioni venutesi a creare sono effettivamente un tantino irreali ed in questo il regista avrebbe potuto prestare più attenzione, ma nel complesso chissenfrega, si tratta di un film e vedere il compimento di ciò che la bravissima Sarah Butler (l’ho già detto che innamorarsi di lei potrebbe essere non così impossibile???) ha partorito, non ha prezzo.


In definitiva quindi, non si tratta di nulla di nuovo o di particolarmente originale, semplicemente soltanto di quello che lo spettatore vuol vedere dopo il minuto 52 (ed in questo viene esaudito alla grandissima).

L’ultima scena con l’inquadratura prima sullo sceriffo (o meglio di quel che ne resta) e poi sul volto di lei segnato da quell’accenno di ghigno dopo il rumore dello sparo, è qualcosa di meraviglioso.


Sono stati poi girati due sequel di questo film: il primo, I Spit On Your Grave 2, non molto convincente dato che la storia, seppur con qualche modifica, è la medesima ed è condita da una minor cattiveria nella vendetta e da un’irrealtà ancor più marcata nella sua messa in scena; l’altro, I Spit On Your Grave 3, devo ancora visionarlo.


Giudizio complessivo: 7.5
Buona visione e alla prossima,

Luca Rait




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