Regia: Neill Blomkamp
Chappie è un film per
palati raffinati; come il suo fratello District 9, mette in risalto la
debolezza (o l’immensa stronzaggine) dell’animo umano.
Mentre lo stesso regista sudafricano in District 9 descrive un’immigrazione aliena e le varie reazioni delle
popolazioni che la subiscono, il suo Chappie, che ricorda
un po’ Cortocircuito del lontano anno 1986, decifra il comportamento di un androide appena 'nato' e caduto per sbaglio in mano ad una piccola gang di delinquenti.
un po’ Cortocircuito del lontano anno 1986, decifra il comportamento di un androide appena 'nato' e caduto per sbaglio in mano ad una piccola gang di delinquenti.
Pensate quindi ad un essere spaesato ed impaurito, a
contatto col peggio della società, con qualcuno che vuole manipolarlo ed
utilizzarlo per i propri scopi: la tenerezza verso l’androide è praticamente immediata,
ed il mondo con cui si viene a scontrare diventa per lo spettatore il nemico numero
1, da condannare senza nessun rimorso: quel mondo è l’uomo, con tutte le sue
contraddizioni.
Bello e lineare, scivola dentro di noi regalandoci emozioni
a non finire, incorniciato da un’ottima regia e sostenuto da validi attori, Humandroid (così il titolo con cui è uscito in Italia) si prenota un bel posto nella classifica
dei migliori film da me visti quest’anno.
Consigliatissimo.
Buona visione e alla prossima,
Recensissimo
Trailer