Regia: François Ozon
Trama iniziale
Colpito dal suo tema in classe fuori dal comune, un professore di letteratura ormai rassegnato alla mediocrità decide di sostenere da vicino un suo alunno. Inizia così un racconto a puntate in cui il giovane scrive del suo interessamento quasi maniacale per la famiglia Artole e la casa in cui vivono.
Sfrutta così l'amicizia con il compagno Rapha per intrufolarsi nella sua abitazione e spiare ogni possibile aspetto di quella vita familiare che a lui è stata negata. Ben presto però, vuoi il professore sempre più insistente vuoi il suo maggiore coinvolgimento, la situazione degenera e quello che sembrava un innocuo gioco dilaga e scombussola le vite di tutti i coinvolti.
Recensione no-spoiler
Wow. Questo film merita una standing ovation, eccelle quasi in ogni aspetto. In quella che sembra la stessa scuola de L'Onda, prende piede questa storia che, così come ha sedotto il protagonista altrettanto ha fatto con me. Proprio come in un buon romanzo, tu spettatore non potevi fare a meno di 'leggere' il prossimo capitolo, fondendo così la narrazione letteraria con quella cinematografica. In questo hanno sicuramente giocato un ruolo importante le recitazioni naturali come bere l'acqua di un bicchiere e una trama che avrebbe appassionato anche la più ermetica delle persone: intrufolarsi nell'intimità di una casa altrui, chi, senza correre rischi, non lo farebbe per pura ciattellaggine?
Consigliatissimo agli avidi lettori di romanzi; sconsigliato ai cercatori di racconti tradizionali.
Giudizio complessivo: 9.1
Buona visione e alla prossima,
Bikefriendly
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