Regia: Umberto Lenzi
Un super super cult, cattivo e violento al punto giusto… ai tempi avevo letteralmente consumato la videocassetta.
Probabilmente non si tratta del migliore poliziottesco in assoluto (Italia A Mano Armata o Il Grande Racket sono di poco superiori), ma senza dubbio è quello più ricco di carisma, di scene mitiche e indubbiamente quello a cui sono più affezionato e che ho rivisto più volte, sempre con immenso piacere.
La straordinaria ciliegina sulla torta è poi la presenza di un grandissimo Tomas Milian (che qui davvero dà il meglio di se, grazie anche ad uno strepitoso Ferruccio Amendola al doppiaggio), per il quale alla fine DEVI fare il tifo nonostante tutto quello che ha combinato fino a lì.
La grandezza del personaggio di Giulio Sacchi è talmente enorme, da lasciare in secondo piano i molti altri pregi del film, tra cui menzionerei senz’altro la colonna sonora del buon Ennio Morricone.
Giudizio complessivo: 8.5
Buona visione e alla prossima,
Luca Rait
Buona visione e alla prossima,
Luca Rait
Trailer