Regia: Bernard Rose
Vabbè all’inizio la coglionaggine del tizio raggiunge livelli decisamente
elevati, tanto che è lecito sperare che la sua fine giunga in fretta tra atroci sofferenze. E pure lei non scherza, anche se però ha un qualcosa che fa prendere bene, quindi le sofferenze che le si augurano sono meno atroci.
Quando poi sembra che il film inizi a stancare ecco il primo sussulto (buono in quanto inaspettato) e le successive riprese all’interno del vecchio ospedale garantiscono una tensione palpabile (data la tipologia di film, l’ascolto audio con cuffie è d’obbligo se si vogliono carpire anche i più piccoli rumori).
Peccato che però il bello duri poco, dato che con il passare del tempo la faccenda si fa noiosa e grottesca, come se il regista non sapesse più dove andare a parare, fino all’insulso finale, girato senza filo logico, con eventi scollegati che generano solo confusione.
Bah, sono molto deluso.
Buona visione e alla prossima,
Luca Rait
Trailer
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