Regia: Mario Martone
"E intanto vola il caro tempo giovanil,
più caro che la fama e l'allor,
più che la pura luce del giorno,e lo spirar... " (da Le Rimembranze)
Il Giovane Favoloso racconta la gioventù e il peregrinare di Giacomo Leopardi,
gli anni dello studio che lo portarono a diventare un ragazzo prodigio e che gli rovinarono il fisico, gli anni di isolamento culturale vissuti nella noia e nella chiusura mentale di Recanati, oppresso da un padre castrante, una madre bigotta, e un ambiente sociale arretrato. Il film descrive anche la sua enorme energia creativa, e la sua disperata ricerca di vita e di entusiasmo.
Seguiamo il poeta dieci anni dopo a Firenze, con l'amata Fanny e l'amico Antonio Ranieri, alle prese con la necessità di sopravvivere, la tensione verso il mondo femminile, e con il confronto con gli intellettuali liberali dell'epoca.
La pellicola si chiude con gli anni di Napoli e infine alle pendici del Vesuvio, sui campi cosparsi di ceneri infeconde, dove l'autore scrisse La Ginestra, summa del pensiero leopardiano.
Leopardi rappresenta una delle vette più alte del romanticismo, non si può però ridurre la sua opera alla introspezione filosofica, al pessimismo cosmico, alla infinita vanità del tutto: la sua poesia scaturisce anche dalla sua coscienza morale, dalla tensione intellettuale, oltre che da un grande cuore che assai palpitò.
Leopardi è anche osservatore critico della decadenza dell'Italia, e oppone un lucido rifiuto dei miti della società borghese dell'Ottocento.
Grande merito quindi agli sceneggiatori - lo stesso Martone insieme a Ippolita Di Majo - e ai produttori di un film così importante, così necessario. Molto riuscite le scene in cui il poeta recita brani delle sue liriche, da La Sera Del Dì Di Festa, all' Infinito, da Amore e morte al Dialogo della natura e di un Islandese.
Sono da evidenziare la raffinata fotografia di Renato Berta, la straordinaria prova di attore di Elio Germano, giustamente premiato nel 2015 con il David di Donatello, e la equilibrata e matura regia di Martone, artista di provenienza teatrale, dove esordì alla fine degli anni settanta con il gruppo Falso Movimento, nome che dichiarava in modo esplicito il suo amore per il Cinema.
Marco Romei
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