di Darcie Chan
Questo prima opera di Darcie Chan, che ho poi saputo ha avuto la sua consacrazione prima nel passaparola tramite internet e poi attraverso la pubblicazione cartacea, mi ha a dir poco entusiasmata. Ha ritmo e uno stile dettagliato, ma scorrevole, in cui passato e presente si alternano un capitolo dopo l’altro, creando interesse e attaccamento ai suoi bellissimi personaggi, così ben caratterizzati che ti sembra di vederli e conoscerli.
E’ la storia di Mary, prima giovane ragazza estremamente timida, sposa inconsapevole di un uomo ricco e senza scrupoli, e poi anziana signora affetta da una vera e propria fobia sociale. Suo unico amico è Padre O’Brian, che si occupa di lei dalla giovane età alla morte, prima per tenere fede a una promessa e poi per sincero affetto.
Dal rifugio della sua sontuosa e solitaria casa lei impara a conoscere, tramite le parole dell’amico, gli abitanti di Mill River, e prende a cuore le loro vite. A dispetto quindi della sua incapacità di relazionarsi con gli altri, inizia a proteggere questi sconosciuti, ad aiutarli e ad essere presente nelle loro vite nonostante loro non sappiano nulla di lei.
Questo fino alla fine della sua vita, che corrisponde con l’inizio delle loro nuove vite… Un romanzo toccante, ricco di valori e buoni sentimenti, ma per nulla sdolcinato. Piuttosto delicato e coinvolgente, che trasmette i più alti principi morali e un profondo senso di speranza.
Simona Olivieri
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