Regia: Sean Byrne
Direttamente dall’Australia, un piccolo gioiellino che non ti aspetti, davvero una bella scoperta; correte a vederlo!
Pur essendo questo un genere che ha sfornato diversi prodotti, il The Loved Ones appena visto mi è parso sinceramente tra i più originali, sia per le motivazioni del sadico di turno, che per la scelta del complice; intrigante in particolare l’idea di punire il rifiuto (non si sa se anche i precedenti erano stati scelti per lo stesso motivo, ma penso di sì), con la complicità familiare, ovvero con la parte familiare ancora in grado di intendere e volere (piuttosto inquietante anche questo dettaglio).
E quel che resta e che ci viene mostrato è davvero una famiglia di pazzi, lei in particolar modo, ma anche il padre mica scherza e ciò e reso possibile da una prova recitativa di ottimo livello (brava in particolar modo Robin McLeavy, mai sentita prima d’ora ma dal futuro promettente).
Il film poi ti tiene letteralmente attaccato alla sedia, un po’ come il povero ragazzo protagonista della vicenda, con la piccola differenza che lo spettatore indubbiamente soffre meno e se la gode di più.
Ci sono anche un paio di scene (coltelli e trapano su tutte) mica male con un discreto quantitativo di sangue innocente versato.
La reazione del ragazzo poi, accompagnata da un sottofondo metal molto accattivante, è tanto irreale quanto divertente e se tutta la faccenda fosse finita un minuto circa prima dei titoli di coda (sulla retromarcia per capirsi senza spoilerare troppo), sarebbe scattato il votone.
Morale del film… prima di rifilare un 2 di picche (soprattutto se la ragazza in questione non è manco malaccio) pensateci 2 volte.
Giudizio complessivo: 8
Buona visione e alla prossima,
Luca Rait
Trailer
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