Soil - Atsushi Kaneko



Twin Peaks in salsa manga

Questa è la prima, e forse più corretta, definizione applicabile al manga Soil.
11 volumi editi in patria (serie conclusa), da ottobre finalmente disponibile anche per il pubblico italiano grazie alla Panini, ancora al lavoro sulla sua linea di manga seinen che ci ha già regalato quest'anno gioiellini come L'Usuraio e Seizon Life

L'incipit da romanzo giallo (la scomparsa nel nulla di una famiglia) proietta i due detective della polizia metropolitana di Tokyo in una vicenda oscillante tra il grottesco ed il paranormale, una sorta di straniante sarabanda kafkiana in una cittadina fintamente normale che nasconde nel suo ventre molle ogni sozzura, umana e non. 

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Impossibile non pensare al Twin Peaks di Lynch, ma anche al ciclo di Castle Rock di Stephen King (IT, Cose Preziose etc.) fino al più recente True Detective; quel che certo è che il primo, grande punto di forza di questo rompicapo per immagini sta nell'atmosfera. 

Atmosfera che il personalissimo tratto di Atsushi Kaneko, autore ancora relativamente poco noto da noi, non fa che esaltare: il suo tratto spesso, quasi ricalcato, l'uso della tavola in maniera destrutturata e le poche, pochissime concessioni ai tradizionali stilemi grafici del manga-style si sposano alla perfezione con una narrazione volutamente rarefatta. L'assurdo diventa, narrativamente e graficamente, via via sempre più normale, mentre la normalità si scioglie come neve al sole. 

Poco altro da aggiungere: una lettura obbligatoria.



Ivan Mirenda





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