Regia: Jan Svankmajer
Il capolavoro di Jan Svankmajer, un regista che tutti dovrebbero aver la possibilità di conoscere e che fortunatamente solo in pochi riuscirebbero ad apprezzare.
Si potrebbe parlare di molte cose riguardo a questo film, dalle chiarissime ispirazioni alle vicende del Marchese De Sade, ai chiari riferimenti ai racconti di Edgar Allan Poe, all'ottima prestazione di attori pressoché sconosciuti (probabilmente parenti o compagni di merende del purtroppo altrettanto sconosciuto regista), o in alternativa si potrebbe discutere degli intriganti stacchetti dove fettine di carne si intrecciano in divertenti balletti, ma tutto ciò sarebbe riduttivo; Sileni è semplicemente uno scorrettissimo e blasfemo saggio sulla follia umana, da gustare tutto di un fiato.
«Il mondo si divide in due categorie di diversa ampiezza... quelli che non hanno mai sentito parlare di Jan Švankmajer e quelli che hanno visto i suoi lavori e sanno di essersi trovati faccia a faccia con un genio.»
(cit. Anthony Lane - The New Yorker)
Personalmente mi ritengo fortunato a far parte della seconda categoria perchè, se qui riesce a toccare l'apice della genialità, in tutti i suoi altri lavori (soprattutto nei cortometraggi), mette in mostra un modo di far cinema davvero rivoluzionario e che, nella maggior parte dei casi vi lascerà senza parole.
Giudizio complessivo: 9
Buona visione e alla prossima,
Luca Rait
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