Regia: Bernard Rose
Quando si parla del Violinista del Diavolo non si può che non parlare di Niccolò Paganini, questa volta interpretato da David Garret, anziché che da un mostruoso Klaus Kinski.
Il paragone fra i due film è molto semplice, nella versione di Kinski, Paganini era descritto come un deforme donnaiolo tirchio e adoratore del figlio, in questa nuova versione il maestro è una miscela fra Jim Morrison e un violinista che solo con l'aiuto del Diavolo (o un suo servitore) riesce a diventare l'eccelso che tutti conosciamo.
La regia della nuova pellicola tiene benissimo, è più lineare e ben sviluppata, anziché essere stuprata da Kinski, che cercava di regalare delle emozioni gettando spezzoni di film a caso fra un assolo di violino, una carrozza che si muove e un ingroppata con qualche donna giunonica..
Nella versione di Bernard tutto si fa più interessante e il rapporto fra i personaggi si intreccia bene, una piccola storia d'amore mantiene viva la parte umana di Niccolò mentre l'altra più tenebrosa, interpretata da Jared Harris, costringe il violinista a tenersi in un equilibrio costante fra vita e follia.
Quindi bocciato Kinski e promosso Bernard Rose.
Le sviolinate del primo film sono del maestro Salvatore Accardo, in quello nuovo invece sono dell'attore musicista che lo interpreta (eh già!!!)
Recensissimo
Trailer
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