Regia: Spike Lee
Trama
Un agente pubblicitario con seri problemi di alcool e superficialità viene rapito e tenuto contro la sua volontà in una stanza per 20 lunghi anni. In questo periodo apprende dalla TV che è stato accusato di aver ucciso la sua ex-moglie e che naturalmente risulta scomparso.
Al 20 esimo anno di segregazione, durante i quali per non diventare pazzo ha smesso di bere e si è allenato duramente guardando la televisione, gli viene inaspettatamente concessa la libertà. La prima cosa che gli viene in mente da fare è cercare la figlia ormai adulta e consegnarle le lettere che nel lungo periodo di reclusione le ha dedicato, nonché scoprire e vendicarsi dell'uomo che lo ha imprigionato per così tanto tempo.
Niente male come storia: molto originale, e quella descritta è solo la premessa.
Tra l'altro questa pellicola è il remake dell'omonimo film uscito nel 2003 ispirato al manga Oldboy scritto da Garon Tsuchiya e disegnato da Nobuaki Minegishi (sicuramente sudamericani :) ), che ci stupiscono un tantinello nel finale, decisamente, a nostro modestissimo avviso, troooppo poco realistico.
Superlativa la regia (ovvio) ed ottime le interpretazioni dei personaggi, per cui dobbiamo ringraziare:
- Josh Brolin, che debuttò 17enne del film I Goonies e vanta un curriculum da pochi (ricorda vagamente, ma neanche tanto vagamente... Nick Nolte)
- Sharlto Copley (District 9, A-Team, Elysium, Open Grave)
- Samuel L. Jackson (miticissimo)
- Michael Imperioli (Amabili Resti, The Call)
Recensissimo
Trailer
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