Regia: Edgar Howard Wright
Il regista di Shaun Of The Dead (L'Alba Dei Morti Dementi) ritorna col genere parodico. Oggetto della parodia è questa volta la fantascienza e anche il classico film di costume intimista britannico con intenti educativi. La morale del film, se di morale possiamo parlare, è però pazzoidale, per non dire delirante.
Tutto inizia come in un normale film drammatico. Gary King, un alcolizzato con un'incurabile sindrome di Peter Pan vive nel ricordo del suo fulgido passato di bulletto della scuola quando era ammirato da tutti, specialmente dai suoi inseparabili quattro amici con cui formava una banda di simpatici scapestrati. Gary sfiora adesso i quaranta, non ha combinato nulla nella vita ed è a un passo dal suicidio.
Improvvisamente ha l'idea geniale di ripercorrere il mitico Miglio Dorato nella cittadina di origine, ovvero un giro non-stop dei 12 pub del paese. Nemmeno da ragazzi i cinque erano riusciti nell'intento. Così Gary con la sua nuova ispirazione riesce a trascinare, per lo più con l'inganno o grazie subdoli ricatti morali, i suoi quattro amici diventati ormai noiosi uomini d'affari, assai lontani dalla sua scoppiettante dimensione adolescenziale.
Fin qui tutto bene, divertente e strepitosa la folle interpretazione di Simon Pegg nei panni di Gary. Il vero delirio inizia quando i cinque si accorgono (nonstante i fumi dell'alcol) che c'è qualcosa di strano in città: gli abitanti sono diventati una sorta di robot zomboidali.
Inizia allora una lotta all'ultima birra contro i nuovi nemici. Abbondano fiumi di turpiloquio, conti sospesi con personaggi del passato ormai trasformati in gelidi automi vengono sciolti, creando continui e comici colpi di scena, fino a quando i cinque balordi ubriaconi si scoprono i salvatori della Terra.
Interpretabile anche come un delirio di onnipotenza, o il sogno sogno mitomane del disperato protagonista, il finale distopico potrebbe lasciare lo spettatore con un palmo di naso e con il filosofico interrogativo circa il valore della natura umana...
Il film è piuttosto spassoso nel complesso, l'intento comico va a segno. I personaggi sono credibili e, se non fosse che in certi momenti il kitsch degli inseguimenti con gli automi zombeschi diventano banali, l'idea nell'insieme è quantomeno riuscita.
Trailer
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